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METEO GIORNALE
  • L’intelligenza artificiale può svelare i segreti degli oceani?

    Il gemello digitale degli oceani:⁣ una rivoluzione nella⁤ comprensione dei mari

    Immaginate se i decisori politici, le imprese e‌ la società avessero accesso a una copia virtuale dei nostri oceani da esplorare. Questo strumento di intelligenza artificiale potrebbe simulare scenari realistici basati sulla conoscenza scientifica.

    Potrebbe ciò aiutare a proteggere e ripristinare i nostri oceani consentendo una migliore presa di decisioni? Mentre l’UE si prepara a lanciare il Gemello Digitale degli Oceani (DTO), la comunità scientifica europea ritiene che potrebbe essere un progetto rivoluzionario.

    “Pensate⁣ all’intelligenza​ artificiale come a uno strumento ‌che ci aiuta a prevedere e comprendere cosa‌ sta succedendo nell’oceano,” afferma ‍Joanna Staneva, ⁤fisica presso il⁤ centro‍ di ricerca​ Helmholtz-Zentrum Hereon‌ in Germania in questo⁤ nuovo ‍episodio del podcast Ocean Calls ​di Euronews.

     

    Previsto per il debutto nel 2024, il DTO mira a rivoluzionare la nostra comprensione dei mari attraverso l’IA e gli strumenti di ​visualizzazione.

    Dal 2021, ⁣l’UE ha investito 10⁣ milioni di euro all’anno nel nucleo del progetto, destinato ⁤a diventare un servizio ⁣pubblico. Incorporerà ​dati provenienti⁢ da enti⁣ scientifici europei come Copernicus o Mercator Ocean International, ma⁢ anche⁣ da università e centri di ricerca.

    In teoria, tutto ciò ‌che sappiamo sull’oceano sarà integrato insieme e reso‍ disponibile online⁣ per tutti.

    Per Staneva, il⁣ DTO è uno⁤ ‘strumento⁤ fantastico’: “Possiamo mostrare ‌i diversi scenari legati al cambiamento meteo ⁢per mitigare i problemi, per comprendere gli ⁢impatti, ma soprattutto per ​trovare​ le diverse soluzioni rispetto al cambiamento meteo”.

    L’obiettivo principale del DTO è di fornire ai decisori politici, alle imprese e alla società strumenti di⁤ decisione‍ basati sulla scienza.

     

    Le incertezze della soluzione

    Dalla conservazione delle‌ specie alla gestione efficace delle⁣ aree marine protette, il DTO dell’UE potrebbe avere molteplici⁢ applicazioni pratiche.

    “Questa è una conoscenza che non dovrebbe rimanere solo‍ nelle mani degli scienziati. Questa è una conoscenza che deve essere utilizzata​ per sviluppare attività nell’oceano,” afferma ⁢Simon Van Gennip, oceanografo presso Mercator-Ocean ‍International, che evidenzia il potenziale del DTO nella lotta all’inquinamento da plastica.

    Sfruttando ​l’IA e i modelli⁣ di circolazione oceanica, il ricercatore ⁢lavora su ​un modello che può prevedere ​il⁢ movimento dei detriti di plastica nel tempo, e persino guardare indietro​ nel tempo ⁣per vedere da dove provengono.

     

    Quando ‍il modello sarà ⁤pronto e‌ caricato sul ⁣DTO, queste informazioni potrebbero essere inestimabili per gli attivisti ⁤locali e i governi, ma anche, ad esempio, per le imprese che vogliono diventare più sostenibili.

    “Se ​sappiamo da dove⁣ proviene maggiormente questa ‌plastica, ⁤possiamo effettivamente ​lavorare ​insieme⁣ per cercare di indirizzare il nostro ‌piano d’azione per mitigare questa ⁣plastica”, spiega Van Gennip.

    Evidenzia tuttavia le sfide⁤ legate⁣ alle cosiddette⁣ ‘incertezze della soluzione’.

    “Ci sono piccoli errori, quando riproduciamo le correnti ogni giorno. Quindi se muoviamo la⁢ nostra plastica‍ accumuliamo un po’ di errori. Quindi dopo un lungo periodo di​ tempo, diciamo dopo​ due‌ anni, non ⁢possiamo garantire che un pezzo di plastica che è stato lasciato​ in un​ posto sia effettivamente dove lo abbiamo diagnosticato,” dice.

    La soluzione potrebbe essere aggiungere più dati di qualità⁣ al Gemello Digitale ​degli Oceani e sviluppare altri ⁤modelli. “Se usiamo solo un modello, abbiamo solo una⁢ soluzione. L’idea è che se possiamo usare più modelli, avremo‍ una gamma di soluzioni”.

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  • Meteo: ecco quando tornerà un clima più mite

     

    La variabilità meteo è una costante nel nostro Paese e, dopo un periodo di temperature elevate dovute alla presenza di un anticiclone subtropicale, l’Italia si trova ora a fronteggiare un deciso cambiamento delle condizioni atmosferiche. Una massa d’aria fredda di origine artica ha infatti raggiunto il nostro territorio, ponendo fine al caldo anomalo che aveva caratterizzato le ultime settimane.

     

    Un tracollo vertiginoso

    Il calo delle temperature si è fatto sentire già dalla giornata di mercoledì, con un abbassamento che ha raggiunto localmente anche i 10-12 gradi, segnando in alcuni casi variazioni ancor più marcate. Il fresco ha raggiunto anche il Sud, portando precipitazioni e isolati temporali, ma soprattutto abbattendo la colonnina di mercurio.

    Nei prossimi giorni, l’afflusso di aria ancora più fredda dai quadranti settentrionali causerà un ulteriore decremento termico, in particolare tra giovedì e venerdì. Le temperature si attesteranno ovunque al di sotto della media stagionale, con molte aree in pianura che faranno fatica a superare i 16-17 gradi di giorno. L’instabilità sarà diffusa, in particolare al Centro-Sud, dove sono attesi numerosi temporali, mentre in Appennino si assisterà al ritorno della neve. Un quadro praticamente invernale, che si è visto di rado perfino durante l’inverno passato.

     

    Uno scenario persistente

    Questo scenario all’insegna del freddo anomalo persisterà anche nei giorni successivi. Tra il fine settimana e l’inizio della prossima settimana, altri impulsi freddi e instabili, pilotati da una vasta circolazione fredda posizionata sull’Est Europa, dovrebbero concentrarsi soprattutto nelle regioni centro-meridionali, portando altre precipitazioni e un meteo che, in alcuni momenti, assumerà connotati invernali, con temperature che si manterranno al di sotto della media di alcuni gradi, nei valori massimi come anche in quelli minimi.

    Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli meteorologici, questa fase più fredda della norma dovrebbe protrarsi almeno fino al 23-24 aprile. Dopodiché, è possibile che assisteremo a una graduale risalita delle temperature che, giorno dopo giorno, potrebbero ritornare ai valori medi e superarli verso la fine del mese.

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  • Meteo: freddo persistente, 25 Aprile COMPROMESSO

     

    Il meteo ‍degli​ ultimi giorni ha subito un repentino ​cambiamento, con un calo delle temperature che ha interessato tutte le nostre regioni. Tale‌ fenomeno è stato causato⁤ dall’arrivo di correnti fredde di origine‍ artica, ‍che hanno determinato una​ brusca interruzione del caldo anomalo che aveva caratterizzato le settimane precedenti.

    Questa situazione non si⁤ rivelerà⁢ effimera, ma⁤ piuttosto‌ prelude a un periodo prolungato di meteo più freddo e ⁣instabile,⁤ che potrebbe persistere fino⁣ alla ⁢prossima settimana.

     

    Freddo a lungo, fino a fine mese?

    Le temperature registrate ​sono nettamente‌ inferiori rispetto alle medie stagionali, un evento sorprendente se si⁢ considera che fino ⁢a metà mese si erano registrate temperature superiori alla norma. Questo meteo più‍ rigido ci accompagnerà per l’intera settimana e,‍ con elevata probabilità, fino al 25⁣ Aprile.

    Di conseguenza, si prevedono⁤ serate progressivamente più fredde, con serio rischio di brinate ⁤e gelate tardive, in particolare nel Nord Italia e ‍nelle zone interne del Centro.

     

    Un 25 Aprile compromesso?

    Per quanto riguarda la festa della Liberazione, le previsioni meteo non ​lasciano presagire una giornata stabile ⁣e mite ‌su tutto il territorio ‌nazionale. Al contrario, è più probabile che un nucleo di aria fredda, ⁢posizionato sull’Europa centro-orientale, possa influenzare anche l’Italia, portando temperature inferiori alla media e ⁢una maggiore ​instabilità meteo.

    Il Nord Italia ​potrebbe essere particolarmente colpito da⁤ questa instabilità, con la possibilità ⁢di forti temporali pomeridiani e serali, accompagnati da⁢ grandinate e ⁤intensi ⁣rovesci. Anche ⁤la neve potrebbe⁣ fare la sua comparsa a quote superiori ai 900-1000 metri. Il Centro-Sud, invece, potrebbe vivere una festa della Liberazione leggermente ⁢più‌ mite, con temperature‌ intorno ai 18-20 °C, ma non esente dal rischio di temporali improvvisi nelle ore pomeridiane, specialmente ‌nelle zone interne e ⁢collinari.

     

    Una prima tendenza

    È ⁣tuttavia prematuro fornire ‌previsioni meteo dettagliate per il 25 Aprile, data la distanza ⁣temporale dall’evento. Quello che però proviamo a fare è un Focus su tale ponte per vedere se abbiamo stabilità o meno. Quello che possiamo dire con assoluta certezza è che non ci saranno anticicloni caldi e temperature al di sopra delle medie.

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