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METEO GIORNALE
  • Meteo: ritorno del caldo prima del previsto, oltre 35 gradi da Giovedì 19

    Di nuovo caldo in arrivo già da metà settimana

    [caption id="attachment_325889" align="aligncenter" width="1280"]Di nuovo caldo in arrivo già da metà settimana Dalla sfuriata fresca al ritorno del caldo sull'Italia[/caption]   Temporali e correnti più fresche stanno irrompendo sull’Italia, con il meteo d’Estate che subisce una piccola frenata. Stiamo per salutare il caldo africano, ma in realtà è solo un arrivederci con un’assenza che durerà davvero poco. La colonnina di mercurio è pronta a risalire la china già da metà settimana su alcune regioni.   Una volta che l’aria fresca e i temporali giungeranno al Sud, sulle regioni settentrionali inizierà invece un’inversione di rotta con temperature in repentino rialzo verso valori molto sopra la media. Mercoledì 18 il riscaldamento inizierà dal Nord-Ovest, mentre Giovedì su tutto il Nord e sulle regioni centrali tirreniche.   Nonostante la brevità, il refrigerio si farà sentire. L’aria cambierà in modo deciso dopo giornate roventi, considerando anche che l’aria più fresca trasportata dal vortice spazzerà via l’umidità rendendo il clima decisamente più gradevole.   Su alcune zone le temperature crolleranno anche di 8/10 gradi, mica poco. La svolta tanto attesa prenderà piede Martedì 17, quando il flusso d’aria fresca, annesso al vortice d'instabilità, sfonderà in modo più deciso spegnendo il caldo africano anche sulle regioni centrali, con un ritorno a valori più prossimi alla media.  

    Ritorno del caldo rapido a partire dal Nord, poi su tutta Italia entro il weekend

    Bisognerà invece aspettare Mercoledì 18 Giugno per una decisa rinfrescata all’estremo Sud e sulla Sicilia, sotto frequenti temporali. Nell’arco quindi delle prossime 24-36 ore la calura dovrebbe essere totalmente spodestata per lasciare spazio ad un clima più godibile, ma come detto poi tornerà il caldo.   Già nel corso di metà settimana, da Giovedì 19 Giugno, le temperature torneranno a salire quanto meno al Centro-Nord per una nuova spinta dell’anticiclone nord-africano, seppur con le sue propaggini orientali. Il caldo si accentuerà in Val Padana, Toscana, Lazio, Sardegna, con valori sino a picchi di 36-37 gradi.   L’unica buona notizia sarà la scarsa presenza di afa, in quanto l’aria sarà secca e pertanto le temperature percepite saranno simili a quelle realmente misurate. Inoltre l’aria sarà più respirabile la notte, in considerazione del fatto che ci sarà una certa escursione termica anche nelle grandi città.   Dal weekend l’Anticiclone subtropicale tornerà a dominare su tutta Italia, anche se non avremo a che fare con la canicola così opprimente come quella degli ultimi giorni. Il cuore caldo del promontorio anticiclonico rimarrà tra Spagna e Francia, mentre la prossima settimana il meteo potrebbe di nuovo arroventarsi.
  • Meteo: goccia fredda sul caldo africano, le regioni a rischio

    La goccia fredda ampiamente preannunciata nei giorni scorsi sta impattando in queste ore sulle regioni del nord-est, dove troviamo numerosi temporali e nubifragi diffusi. Fortemente colpite l’Emilia Romagna e il Veneto, dove si registrano picchi pluviometrici superiori ai 90 mm e, oltre alle forti piogge, abbiamo assistito a condizioni meteo severe come grandinate e colpi di vento sostenuti.  

    Prossime ore col maltempo

    Nel corso delle prossime ore, questo nucleo fresco in alta quota si muoverà gradualmente verso sud, dando luogo a fortissima instabilità, considerando che quest’area fresca è costretta a scontrarsi con aria molto più calda e umida presente nei bassi strati. L’impatto del fresco sul Nord Italia è stato più che evidente e, allo stesso modo, anche le regioni del centro e del Sud potranno fare i conti con temporali di forte entità nel prosieguo di settimana.   Nel corso di questo martedì, non a caso, si prevedono precipitazioni molto forti su gran parte delle regioni centrali, dove il nucleo fresco stazionerà per l’intera giornata. I moti convettivi saranno molto accentuati dallo scarto termico tra basse e alte quote, ed anche dalla differenza di umidità tra le pianure e le altitudini più elevate. Queste grosse differenze nelle caratteristiche delle masse d’aria saranno responsabili della nascita di temporali intensi, soprattutto tra Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise e Lazio, dove si prevedono frequenti rovesci, grandinate e locali nubifragi lampo.   Forti temporali nel pomeriggio potrebbero svilupparsi anche nelle aree interne della Puglia centro-settentrionale, in Basilicata, sull’appennino campano e, molto marginalmente, anche sull’appennino calabrese. Tempo più stabile sulle isole maggiori e soprattutto su gran parte del Nord, dove tornerà il Sole, eccezion fatta per la Romagna, dove insisteranno ancora temporali nella prima parte della giornata.  

    Prossimi giorni ancora instabili

    Ma gli effetti di questa goccia fresca non terminano certamente qui: tra mercoledì e giovedì si prevedono tanti altri forti temporali al Sud Italia e nelle zone interne del centro, poiché questo nucleo fresco in alta quota resterà immobilizzato tra il meridione e il Mar Ionio almeno fino alla giornata di sabato. Questa situazione barica manterrà l’atmosfera piuttosto instabile e pronta ad accogliere temporali soprattutto durante le ore pomeridiane.
  • Estate 2025, ipotesi non stravagante di meteo d’Autunno da Luglio

    L'Oscillazione Nord Atlantica estiva negativa: come può spezzare l'Alta Pressione africana e scatenare maltempo estremo in Italia

    L'Oscillazione Nord Atlantica (NAO) rappresenta uno dei più importanti pattern climatici che influenza il tempo meteorologico europeo, e la sua fase estiva negativa può determinare drammatici cambiamenti nelle condizioni atmosferiche italiane, spezzando il dominio dell'alta pressione africana e aprendo la strada a fenomeni meteorologici estremi.  

    Che cos'è l'Oscillazione Nord Atlantica

    L'Oscillazione Nord Atlantica è un fenomeno atmosférico fondamentale che governa le variazioni nella differenza di pressione atmosferica tra due zone chiave dell'Atlantico settentrionale: la depressione d'Islanda e l'anticiclone delle Azzorre. Come evidenziato dal Met Office britannico, questo sistema di oscillazione controlla l'intensità e la direzione dei venti occidentali e la traiettoria delle perturbazioni attraverso l'Atlantico settentrionale. La NAO viene definita attraverso l'indice che misura la differenza di pressione tra queste due regioni. Quando l'indice è positivo, entrambi i sistemi di pressione sono più intensi del normale, creando una forte differenza pressoria che rinforza i venti occidentali e spinge le perturbazioni verso nord, interessando principalmente l'Europa settentrionale. Al contrario, quando la NAO è in fase negativa, entrambi i sistemi di pressione sono più deboli, i venti occidentali si indeboliscono e le perturbazioni tendono a seguire traiettorie più meridionali. Durante l'estate, questo meccanismo assume caratteristiche peculiari. La Summer North Atlantic Oscillation (SNAO), come documentato da recenti ricerche pubblicate su Nature Communications, rappresenta il modo dominante di variabilità atmosferica nel settore nord-atlantico durante i mesi estivi, spiegando il 37% della varianza regionale nella pressione al livello del mare.  

    Il meccanismo della NAO estiva negativa: come influenza il clima italiano

    Quando la NAO estiva entra in fase negativa, si verifica un indebolimento significativo del gradiente di pressione tra Islanda e Azzorre. Questo comporta una ristrutturazione completa dei pattern atmosferici europei, con conseguenze drammatiche per il clima italiano. In condizioni normali estive, l'alta pressione africana si estende stabilmente verso il Mediterraneo centrale, garantendo tempo stabile e caldo sull'Italia. Tuttavia, durante episodi di NAO negativa, questo sistema viene destabilizzato. L'indebolimento dei venti occidentali permette alle perturbazioni atlantiche di penetrare più facilmente verso sud, seguendo traiettorie che interessano direttamente il Mediterraneo. La conseguenza più significativa è la rottura dell'alta pressione africana che normalmente protegge l'Italia dal maltempo estivo. Quando questo scudo atmosferico viene meno, l'Italia si trova esposta a:
    • Incursioni di aria fresca atlantica che generano forti contrasti termici
    • Intensificazione dell'attività convettiva con formazione di temporali violenti
    • Cambiamento nella circolazione dei venti che favorisce l'instabilità atmosferica
    • Aumento della probabilità di eventi estremi come grandinate, tornado e nubifragi
     

    L'Estate del 2014: un evento meteo emblematico

    L'estate del 2014 rappresenta un esempio paradigmatico degli effetti di una NAO estiva negativa sull'Italia meridionale. Come documentato in uno studio pubblicato su ScienceDirect, l'Italia meridionale e i paesi limitrofi sperimentarono un'estate insolitamente umida e fredda durante il 2014. La ricerca scientifica rivela dati impressionanti: le precipitazioni di luglio 2014 furono dell'84% superiori alla normale climatologia del periodo 1982-2013, superando di oltre tre deviazioni standard i valori medi. Questo fenomeno ebbe conseguenze devastanti sull'economia regionale, danneggiando gravemente l'agricoltura e compromettendo il settore turistico. Le condizioni meteorologiche anomale ritardarono la maturazione dell'uva, causando un calo del 15% nella produzione vinicola italiana secondo l'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino. Similmente, la produzione di olio d'oliva italiano subì una diminuzione del 34% a causa dell'estate fresca e umida, come riportato dal Consiglio Oleicolo Internazionale. Il meccanismo responsabile di questa situazione meteorologica estrema era legato alla presenza di anomalie positive della temperatura superficiale del mare nel Pacifico tropicale che, attraverso teleconnessioni atmosferiche, generarono onde di Rossby quasi-stazionarie con una fase ciclonica anomala sull'Europa meridionale. Questa circolazione ciclonica barotropa si estendeva ai livelli atmosferici inferiori, indebolendo l'alta pressione stagionale e causando le condizioni di maltempo prolungato.  

    Il precedente storico del 1976 record

    L'estate del 1976 rimane nella memoria climatologica europea come uno degli eventi più straordinari del XX secolo. Come documentato negli archivi meteorologici, questa stagione iniziò con caratteristiche di siccità estrema e caldo torrido in tutta Europa, ma subì una drammatica trasformazione a luglio. Il cambiamento fu repentino e devastante. L'Europa, che aveva sofferto per mesi sotto il dominio di un anticiclone persistente, si trovò improvvisamente sotto l'influenza di una configurazione atmosferica completamente ribaltata. La rottura dell'alta pressione portò a condizioni di maltempo generalizzato con caratteristiche tropicali. In Italia, gli effetti furono particolarmente severi. Il paese sperimentò una successione di eventi meteorologici estremi che incluse:
    • Nubifragi torrenziali che causarono alluvioni lampo
    • Formazione di tornado in diverse regioni della penisola
    • Grandinate eccezionali con chicchi di dimensioni record
    • Episodi di downburst con venti distruttivi
    Il fenomeno più straordinario si verificò in Basilicata, dove fu documentata la caduta di un chicco di grandine del peso di un chilogrammo intero. Questo evento rimane uno dei record mondiali assoluti per dimensioni di grandine e testimonia l'intensità estrema dei fenomeni convettivi che caratterizzarono quell'estate. Dopo un breve ritorno di condizioni estive attorno al periodo di Ferragosto, l'atmosfera precipitò rapidamente verso configurazioni autunnali. La fine di agosto presentava già caratteristiche tipiche di fine settembre, mentre ottobre assunse connotazioni tipicamente novembrine, con condizioni di nebbia persistente e piogge abbondanti che prolungarono l'anomalia stagionale.  

    Vi diciamo perché rovina l'Estate

    La transizione da condizioni di alta pressione stabile a maltempo estremo durante episodi di NAO negativa coinvolge processi fisici complessi che si sviluppano su scale temporali e spaziali multiple. Il punto cruciale risiede nella modificazione della struttura baroclinica dell'atmosfera. Durante la fase negativa, l'indebolimento del gradiente di pressione modifica la configurazione del jet stream atlantico, che assume traiettorie più ondulate e meridiane. Questa configurazione favorisce la formazione di blocchi atmosferici e la persistenza di pattern meteorologici anomali. Un aspetto particolarmente significativo, evidenziato dalle ricerche più recenti, riguarda il ruolo della stratosfera polare nell'influenzare la NAO estiva. Studi pubblicati su Nature Communications hanno dimostrato che anomalie nella forza del vortice polare stratosferico a maggio possono propagarsi verso il basso e influenzare la SNAO, creando finestre di opportunità per previsioni stagionali più accurate. Quando l'alta pressione africana viene "spezzata" dalla NAO negativa, si verifica una riorganizzazione completa della circolazione mediterranea. L'Italia si trova così esposta a incursioni di masse d'aria atlantiche più fresche e umide che, incontrando il terreno riscaldato dal sole estivo, generano contrasti termici estremi. Questi contrasti sono il motore energetico dei fenomeni convettivi intensi. L'energia potenziale convettiva disponibile (CAPE) raggiunge valori elevati, mentre il wind shear verticale crea le condizioni ottimali per lo sviluppo di supercelle temporalesche capaci di produrre grandine di grandi dimensioni, tornado e downburst.  

    NAO negativa estiva? Una rovina per turismo e agricoltura

    Gli impatti di una NAO estiva negativa estendono i loro effetti ben oltre i fenomeni meteorologici immediati, creando cascate di conseguenze che investono tutti i settori della società italiana. Nel settore agricolo, la rottura improvvisa delle condizioni estive stabili può causare danni devastanti alle colture. Le grandinate intense danneggiano frutteti e vigneti, mentre le precipitazioni eccessive possono causare marciumi e ritardare le operazioni di raccolta. Come evidenziato dagli studi sui cambiamenti climatici in Italia, questi eventi estremi stanno diventando sempre più frequenti e intensi. Il settore turistico subisce impatti significativi, specialmente nelle regioni costiere dove l'economia dipende largamente dalle attività balneari estive. Il maltempo prolungato può decimare le presenze turistiche, con effetti economici che si propagano attraverso l'intera filiera dell'ospitalità. Gli ecosistemi naturali mostrano particolare vulnerabilità a questi cambiamenti repentini. Le foreste possono subire danni da vento e grandine, mentre i cicli riproduttivi di molte specie animali e vegetali vengono alterati dai cambiamenti improvvisi nelle condizioni climatiche.  

    Previsione

    La capacità di prevedere episodi di NAO estiva negativa rappresenta una sfida scientifica di primo piano con implicazioni pratiche enormi. Le ricerche più avanzate, come quelle pubblicate su Nature Communications, stanno aprendo nuove prospettive nella previsione stagionale di questi fenomeni. Gli scienziati hanno identificato il ruolo cruciale della stratosfera polare come precursore della NAO estiva. L'anomala intensità del vortice polare stratosferico a maggio può propagarsi verso il basso e influenzare il pattern estivo, offrendo finestre di prevedibilità fino a un mese prima dell'estate. Tuttavia, i sistemi di previsione attuali mostrano ancora limitazioni significative. La maggior parte dei modelli climatici operazionali non riesce a catturare adeguatamente la variabilità della NAO estiva, lasciando la società impreparata di fronte agli eventi estremi. Il cambiamento climatico globale sta inoltre modificando le caratteristiche della NAO e dei suoi impatti. L'aumento delle temperature globali altera i gradienti termici che guidano la circolazione atmosferica, potenzialmente modificando la frequenza e l'intensità degli episodi di NAO negativa.  

    Dobbiamo adattarci al nuovo clima, la NAO negativa può presentarsi improvvisamente, in specie con i cambiamenti climatici

    La comprensione dei meccanismi attraverso cui una NAO estiva negativa può spezzare l'alta pressione africana e determinare maltempo estremo in Italia rappresenta un elemento cruciale per sviluppare strategie di adattamento e resilienza climatica. Gli esempi storici del 1976 e del 2014 dimostrano chiaramente come questi fenomeni possano avere impatti devastanti su agricoltura, economia e società. La natura improvvisa e intensa di questi cambiamenti atmosferici richiede sistemi di allerta precoce sempre più sofisticati e piani di emergenza adeguati. La ricerca scientifica sta facendo progressi significativi nella comprensione dei meccanismi fisici che governano questi fenomeni, aprendo nuove possibilità per migliorare le previsioni stagionali. L'identificazione del ruolo della stratosfera polare rappresenta un passo importante verso previsioni più accurate e tempestive.

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Nuova stazione meteo a Cecchina (Albano)

E' con piacere che apprendiamo l'avvenuta installazione di una centralina di rilevazioni meteorologiche nella frazione di Cecchina (Albano).

La stazione posta ad una quota di 216 metri slm con coordinate 41°69' N, 12°64' E si avvale di una centralina meteo De Agostini munita di termo-igrometro, anemometro e pluviometro i cui dati sono collezionati dal software Wview e pubblicati online sul sito http://www.meteocecchina.altervista.org/

 

 

Per completare il monitoraggio meteo alla stazione si affianca una webcam di altissima qualità su base Canon Power Shot A60.

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