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METEO GIORNALE
  • Meteo Weekend: tra Raggi di Sole e Instabilità

    Il meteo del fine settimana in Italia si presenta diviso a metà, tra sabato 24 maggio, condizionato da una circolazione ciclonica sullo Ionio, e domenica 25 maggio, che invece beneficerà di un temporaneo rinforzo dell’alta pressione delle Azzorre. Due giornate diverse, segnate da scenari atmosferici contrastanti tra le varie regioni della Penisola.

    Sabato 24: instabilità diffusa su molte aree del Centro-Sud

    Nella giornata di sabato, l’Italia centro-meridionale dovrà fare i conti con una circolazione depressionaria centrata sul mar Ionio, che influenzerà sensibilmente il meteo, portando fenomeni temporaleschi sparsi e cieli variabili. Occhi puntanti subito sul distretto tirrenico in particolare sul Lazio dove il meteo sarà movimentato già dalla tarda mattinata, con la possibilità concreta di rovesci temporaleschi intensi, localmente accompagnati da grandine. L’energia atmosferica in gioco sarà elevata, e questo favorirà lo sviluppo verticale delle nubi e l'attivazione di celle convettive localmente violente. Le aree interne del Centro Italia, la fascia ionica della Calabria e i versanti orientali dell’Etna, in Sicilia, saranno anch’essi teatro di acquazzoni pomeridiani, mentre lungo l’arco alpino, soprattutto nella porzione centro-orientale, il cielo si animerà con nubi a sviluppo diurno, con fenomeni anche di forte intensità, seppur più localizzati. In netta controtendenza il Nord-Ovest, l’alto Adriatico e la Toscana, dove il meteo sarà più stabile e soleggiato, con un’atmosfera più tranquilla e temperature miti, comprese tra 21 e 22°C, ideali per attività all’aperto.

    Domenica 25: ritorno del sole al Centro-Nord

    Con l’avanzare della domenica, la pressione atmosferica tornerà a salire, in particolare sulle regioni centrali e settentrionali, grazie alla rimonta dell’alta pressione delle Azzorre. Questo favorirà un generale miglioramento meteo, con cieli più sereni e limpidi e temperature in graduale risalita. In particolare, Toscana, Emilia-Romagna e Lazio sperimenteranno un contesto più stabile, con valori termici che potranno raggiungere i 23°C, creando un’atmosfera piacevole e primaverile, ideale per passeggiate e attività all’aperto. Residue piogge deboli e isolate potranno ancora interessare alcune aree del Sud, come la Calabria e la Sicilia tirrenica, specialmente nelle ore centrali del giorno. Tuttavia, si tratterà di fenomeni marginali e non persistenti.
  • Meteo: improvvisa intrusione di un Ciclone Artico, gli effetti

    Marcato maltempo e temperature in calo

    [caption id="attachment_320884" align="aligncenter" width="1280"]Marcato maltempo e temperature in calo Fronte temporalesco, legato ad un ciclone, in transito sul Nord Italia[/caption] Una nuova fase meteo estremamente instabile sta iniziando a travolgere l’Italia, proprio mentre ci si avvicina alla fine di Maggio. Fino a Sabato 24, infatti, una poderosa discesa fredda trasporterà massa d’aria di chiara origine polare. Il contesto sinottico sarà caratterizzato dalla presenza di un blocco nordatlantico, che favorirà l’affondo dell’aria fredda verso il Mediterraneo centrale, dando il via a una fase meteo marcatamente perturbata.

    Crollo termico e neve sulle Alpi

    Nel giro di appena 48 ore, le temperature subiranno un brusco calo, fino a perdere tra i 6 e gli 8°C. In molte zone italiane, i valori massimi si riporteranno su livelli tipici di fine Marzo, o addirittura inizio Aprile, con un’impressionante discesa delle isoterme artiche a 850 hPa prevista per Venerdì 23. Il segnale meteo è chiaro: un’autentica rottura primaverile. Sulle Alpi tornerà a cadere la neve, localmente anche al di sotto dei 2000 metri, soprattutto durante i rovesci più intensi. Pur non trattandosi di un evento eccezionale per il mese di Maggio, resta comunque significativo per la sua intensità e diffusione, a testimonianza della forza dell’irruzione fredda in atto.

    Giovedì 22: supercelle e grandinate al Nord, allerta in Friuli Venezia Giulia

    La giornata più critica sarà proprio per le prossime ore, quando l’arrivo dell’aria fredda in quota favorirà lo sviluppo di temporali estremamente intensi, che si estenderanno su gran parte del Nord e su parte del Centro Italia. Le aree alpina e prealpina di Lombardia, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia saranno esposte al rischio di supercelle, con grandine di grosse dimensioni, raffiche di vento violente e possibili trombe d’aria. Il Friuli Venezia Giulia, in particolare, si conferma come una delle zone più vulnerabili dal punto di vista idrogeologico, con la possibilità di nubifragi di tipo alluvionale, specie nelle zone montane ed orientali. Anche Piemonte, Liguria, Toscana e l’intera fascia della Pianura Padana potranno sperimentare fenomeni temporaleschi intensi, accompagnati da colpi di vento e improvvisi cali termici.

    Il maltempo scivola verso il Centro-Sud

    Con l’avanzare del fine settimana, l’instabilità atmosferica si propagherà verso Centro e Sud Italia. Tra Venerdì 24 e Sabato 25, anche queste regioni saranno coinvolte da piogge diffuse, rovesci temporaleschi e da un ulteriore calo delle temperature, soprattutto nei valori diurni. Le regioni meridionali, solitamente più protette da simili dinamiche, questa volta vivranno un improvviso ritorno del freddo, con un clima che somiglierà più a quello tardo invernale che non a un tipico fine Maggio.

    Un'anomalia meteo significativa per intensità e contrasti

    Nonostante non si tratti di valori termici estremi in senso assoluto, l’anomalia meteo risiede nella forza del contrasto tra masse d’aria opposte, e nei potenziali effetti che questo scontro potrebbe generare a terra. Si prospettano fenomeni meteo estremi e improvvisi, da seguire con attenzione.
  • Meteo: caldo estenuante fino ai primi di Settembre

    Quest'anno l'Estate sembra non voler partire in anticipo, perché il meteo di Maggio si sta rivelando decisamente più fresco e piovoso del dovuto. Siamo stati abituati, in annate recenti, ad avere così tanto caldo già nella seconda metà di questo mese che ci pare strano non essere ancora al mare a prendere il sole. In realtà ricordiamo che l'ultimo mese primaverile non è mai stato veramente estivo. Piuttosto, talvolta può essere settembre un mese che abbia ancora condizioni climatiche pienamente estive. In questo articolo. quindi. non andremo a fare una previsione meteorologica a tutti gli effetti, ma riportiamo un ricordo del passato. Il famigerato Settembre 1946, con caldo esagerato anche in epoche dove il Global Warming non esisteva.

    Settembre: può fare ancora molto caldo

    Spesso si sottovaluta Settembre come mese capace di portare ondate di calore severe. I primati storici parlano chiaro: nel lontano 1946, un'eccezionale ondata di calore colpì l'Italia, lasciando il segno nei dati meteorologici. All’epoca, il nostro Paese stava lentamente uscendo dalle rovine della Seconda Guerra Mondiale, e molte stazioni meteorologiche erano inattive o danneggiate. Nel Settembre 1946, si registrarono temperature altissime, spesso vicine ai 45 °C. L’ondata più intensa si verificò tra il 5 e il 9 Settembre, mentre un'altra fase calda fu documentata nella seconda metà di Agosto. Quell’anno il clima somigliava al tipico Solleone estivo.

    Anticiclone Africano col caldo record

    La causa principale dell’anomalia fu un intenso Scirocco che trasportò masse d'aria caldissima dal Sahara verso il Centro-Sud Italia. Successivamente intervenne l'Anticiclone Africano, che estese il calore anche al Nord Italia. Qualche dato. A Foggia si raggiunsero i 45,5 °C, a Sassari i 45 °C, mentre a Roma Ciampino si toccarono i 40 °C. Anche l'Aeroporto di Brindisi Casale registrò valori estremi con 39,6 °C, così come Cagliari Elmas, Termoli e Santa Maria di Leuca che arrivarono a 39 °C. In Sicilia, a Cozzo Spadaro, il termometro si fermò a 38 °C, mentre a Napoli Capodichino si raggiunsero 37,6 °C.

    Luglio e Agosto le fasi critiche

    La seconda metà di Luglio è il momento statisticamente più favorevole al verificarsi di ondate di calore significative. Se in passato il Ferragosto rappresentava spesso la fine del grande caldo, negli ultimi vent'anni la situazione è cambiata: dopo tale data, il caldo non solo può proseguire, ma spesso raggiunge nuove vette d’intensità, come nel 2023, quando i record termici furono a fine mese! Nel cuore di Agosto, il riscaldamento del mare e delle terre emerse raggiunge il suo massimo annuale, rendendo estremamente facile l'innesco di picchi di temperatura estremi. Anche a Settembre, pur con una diminuzione della radiazione solare, gli effetti di questa accumulazione di calore si fanno ancora sentire.

    Il Nord Africa diventa una fornace nei prossimi periodi

    Con il Nord Africa che continua a scaldarsi, diventa inevitabile che masse d'aria roventi si riversino prima o poi verso il nostro Paese, portando con sé ondate di calore estenuanti. Non solo le temperature raggiungeranno valori elevatissimi, ma si accompagneranno anche a tassi di umidità estremamente alti, rendendo l'afa ancora più opprimente. Anche le previsioni meteo a lungo termine indicano che non vi sono segnali di ritorno alla normalità climatica. Gli esperti, purtroppo, concordano: difficilmente quest'Estate potrà essere considerata "nella media". In fondo, con un Global Warming che galoppa così...

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