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METEO GIORNALE
  • Meteo: ribaltone shock, ciclone bloccato nel Mediterraneo fino al 21 Gennaio

    Arrivano aggiornamenti meteo clamorosi dai principali centri di calcolo sull'evoluzione dell’attuale ciclone che sta avvolgendo il Sud Italia. Come già annunciato nei giorni scorsi, si tratta di un ciclone stazionario, ovvero bloccato all’interno del Mediterraneo poiché circondato da zone di alta pressione che ne impediscono i movimenti.  

    Vortice bloccato nel Mediterraneo

    Questo ciclone continua a muoversi avanti e indietro, restando confinato tra il basso Tirreno, il canale di Sardegna e le coste nordafricane della Tunisia. In queste aree, il minimo di bassa pressione ruota incessantemente, risucchiando energia dal Mediterraneo mentre alle alte quote viene alimentato da correnti fredde provenienti dai Balcani. Questo processo alimenta continuamente nubi, piogge, rovesci e nevicate sulle regioni meridionali, e la situazione si protrarrà anche nei prossimi giorni.  

    Breve tregua a metà settimana

    Una piccola pausa potrebbe verificarsi tra martedì e le prime ore di giovedì, quando il ciclone tenterà di spostarsi verso l’Algeria e la Tunisia. Tuttavia, si tratterà di una toccata e fuga, poiché la depressione risalirà rapidamente verso il Sud Italia, carica di nuova energia e umidità. Tra giovedì 16 e domenica 19 gennaio, il ciclone potrebbe intensificarsi ulteriormente, portando una nuova e severa ondata di maltempo caratterizzata da forti piogge e nubifragi locali.  

    Temporali intensi su Sardegna e Sicilia

    Le prime regioni a fare i conti con questa risalita di correnti umide saranno la Sardegna e la Sicilia, dove sono attesi temporali forti e accumuli pluviometrici significativi. In Sicilia, in particolare, si prevedono picchi superiori a 150 mm al passaggio dei temporali tra giovedì e venerdì. Successivamente, l’instabilità si espanderà verso Calabria, Basilicata e Puglia, specialmente durante il prossimo weekend.   Le condizioni meteo rimarranno perturbate e instabili su gran parte del meridione anche nei prossimi giorni, a causa di questo ciclone che sembra immobilizzato nel Mediterraneo. La fine di questa lunga ondata di maltempo potrebbe arrivare soltanto con l’inizio della terza decade di gennaio.
  • Meteo: pioggia senza sosta, boccata d’ossigeno per il Sud

    Continua a piovere su numerose città del Sud Italia a causa di un insidioso ciclone stazionario posizionato tra il basso Tirreno e il canale di Sardegna. Le condizioni meteo sono pienamente invernali su Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia, dove la neve sta cadendo in modo abbondante, soprattutto nelle aree montane.   Forti nevicate sono in corso tra l’Irpinia, la Basilicata e l’alta Calabria, con accumuli che superano il metro di altezza al di sopra dei 1000 metri. La neve è scesa fino a 600 metri di altitudine con accumuli consistenti, mentre fiocchi sparsi sono stati registrati anche a 400 metri, specialmente nell’entroterra lucano, in Irpinia e nel subappennino dauno. Nel frattempo, la pioggia continua a cadere copiosamente in Puglia, con accumuli che superano i 60-70 mm, così come nelle aree costiere e a bassa quota di Basilicata, Campania e Calabria.  

    Grossa boccata d'ossigeno!

    Questa ondata di maltempo rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno per le riserve idriche del Sud Italia, messe a dura prova negli ultimi mesi da una siccità prolungata. Anche se non risolverà del tutto la situazione, contribuirà notevolmente a ridurre il deficit idrico che affligge molte regioni. Ad esempio, la diga di Monte Cotugno, in Basilicata, presenta un deficit di quasi 90 milioni di metri cubi rispetto a un anno fa. Le piogge persistenti e le abbondanti nevicate in montagna aiuteranno certamente a migliorare questa situazione, pur non riuscendo a colmare completamente il divario.   Secondo le previsioni, questa perturbazione potrebbe concedere una piccola tregua tra martedì e mercoledì, prima di ripresentarsi con forza a partire da giovedì. Il ciclone, infatti, continuerà a rimanere bloccato all’interno del Mediterraneo, mantenendo condizioni meteo instabili sulle regioni meridionali.   Le condizioni meteo instabili proseguiranno almeno fino al 20 gennaio su molte aree del Sud Italia, con ulteriori episodi di pioggia e neve. La persistenza di questa configurazione potrebbe garantire ulteriori apporti di acqua e neve, fondamentali per ridurre gli effetti della siccità che ha segnato gli ultimi mesi.
  • INCUBO 20 gradi in Gennaio: meteo impazzito

      Per alcuni può essere gradevole, ma per altri è un problema: comunque, avere 20 gradi in Gennaio è davvero un incubo meteo. Innanzitutto, perché crea squilibri nella fauna e nella flora. Poi perché la ricorrenza con cui queste strutture di caldo ci fanno visita e disarmante. Quindi, non ce ne vogliano gli amanti del sole e del tepore, ma queste temperature non sono consone.  

    Il ruolo del Global Warming

    Il cambiamento climatico globale sta alterando non solo le temperature, ma anche i principali schemi di circolazione atmosferica. Il riscaldamento dell’Artico, più rapido rispetto ad altre aree del pianeta, sta modificando il gradiente termico tra le alte e le medie latitudini. Questo fenomeno, noto come Arctic Amplification, influenza il comportamento del jet stream, rendendolo più ondulato e lento.   Tali cambiamenti favoriscono la formazione di configurazioni di Alta Pressione bloccanti e contribuiscono all’indebolimento del vortice polare stratosferico. In questo contesto, gli Anticicloni persistenti a latitudini medio-basse diventano più comuni, con effetti evidenti sul clima italiano e sul meteo invernale.  

    L’aumento delle anomalie termiche

    Gli scenari climatici indicano un incremento della frequenza di inverni con temperature sopra la media, soprattutto nell’Europa meridionale. Questo trend riflette l’influenza del riscaldamento globale e si accompagna a un’intensificazione di eventi estremi, come lunghi periodi di siccità o anomalie termiche.   L’Italia, trovandosi al confine tra il clima temperato e quello mediterraneo, è particolarmente esposta a queste variazioni. Negli ultimi inverni, città come Roma, Milano e Firenze hanno registrato temperature di diversi gradi superiori alla media, con picchi che hanno raggiunto anche i 20°C in pieno Gennaio.  

    L’Anticiclone e le sue conseguenze a lungo termine

    La persistenza dell’anticiclone sull’Italia non è priva di conseguenze. Oltre a influire sul meteo stagionale, questa situazione ha ripercussioni significative su diversi settori, come l’agricoltura, che soffre della scarsità di acqua per l’irrigazione, e le riserve idriche, che si riducono drasticamente durante i periodi di siccità.   Inoltre, l’assenza di piogge in Inverno può portare a una stagione primaverile ed estiva caratterizzata da stress idrico e un aumento del rischio di incendi boschivi, specialmente nelle regioni meridionali e insulari, come la Sicilia e la Sardegna.  

    Uno sguardo al futuro

    L’analisi delle dinamiche climatiche recenti evidenzia l’importanza di monitorare con attenzione l’evoluzione degli schemi atmosferici. Modelli climatici stagionali e studi meteorologici su vasta scala saranno essenziali per comprendere meglio i cambiamenti in atto e prevedere gli effetti di Alta Pressione e blocchi atmosferici sull’area mediterranea.   In conclusione, il dominio dell’anticiclone negli inverni italiani è il risultato di una combinazione di fattori globali e locali, tra cui il comportamento del jet stream, le teleconnessioni emisferiche, il riscaldamento globale e l’aumento dei blocchi atmosferici. Questo quadro, che incide profondamente sul meteo italiano, è la cosiddetta nuova normalità: inutile sperare che tutto torni come un tempo.

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