Rocca Priora

Sale e strade

nima

Fornitura di sale ad enti pubblici e privati

NI.MA.Strade

Pubblicità

Monte Compatri

Pratoni del Vivaro

Ariccia

Castel Gandolfo

Castel Gandolfo

Albano Cancelliera

Albano Cecchina

Pomezia

Pubblicità

Meteonews

METEO GIORNALE
  • L’estremizzazione Meteo verso il CALDO porta conseguente assurde

    L'estate italiana del 2025 si preannuncia come una delle più impegnative dal punto di vista climatico degli ultimi decenni, con temperature che potrebbero toccare i 50 gradi centigradi in diverse aree del territorio nazionale. Quello che un tempo appariva come uno scenario estremo e remoto è ormai diventato una prospettiva concreta che richiede attenzione e preparazione da parte di istituzioni e cittadini   Il quadro meteorologico del nostro paese ha subito una trasformazione radicale negli ultimi dieci anni, caratterizzata da un progressivo inasprimento delle condizioni estive. Il caldo estremo non si manifesta più esclusivamente nei mesi tradizionalmente più torridi di luglio e agosto, ma anticipa la sua comparsa a giugno e si protrae oltre i confini temporali dell'estate astronomica, rendendo il clima peninsulare sempre più difficile da gestire per la popolazione.   All'origine di questa evoluzione climatica si trovano le sempre più frequenti incursioni di masse d'aria africana che, partendo dalle regioni desertiche del Sahara, si dirigono verso l'Europa meridionale colpendo con particolare violenza il bacino mediterraneo e l'Italia. Queste correnti atmosferiche trasportano non solo temperature elevatissime, ma anche un'aria estremamente secca che, combinandosi con l'umidità caratteristica delle nostre zone costiere e pianeggianti, genera condizioni di disagio termico particolarmente intense e difficili da sopportare.   L'impatto di questi fenomeni risulta amplificato nelle aree urbane e nelle vallate, dove la morfologia del territorio ostacola la naturale ventilazione. In questi contesti il calore si accumula durante le ore diurne senza riuscire a disperdersi efficacemente durante la notte, creando una condizione di stress termico continuo che mette a dura prova sia gli esseri viventi che le infrastrutture cittadine.   I rilevamenti effettuati in questo inizio di giugno hanno già fornito indicazioni allarmanti sull'andamento della stagione estiva. Le regioni meridionali, con particolare riferimento a Sicilia, Puglia, Basilicata e Calabria, hanno registrato ripetuti superamenti della soglia dei 40 gradi, valori che solitamente si verificano solo durante il culmine dell'estate. I meteorologi, analizzando i modelli previsionali più avanzati, ipotizzano che i mesi centrali della stagione estiva potrebbero riservare situazioni ancora più critiche, specialmente nelle zone interne dove manca l'effetto moderatore delle brezze marine.   Gli effetti di questo riscaldamento progressivo si riverberano su numerosi aspetti della vita nazionale, andando ben oltre il mero disagio individuale. Il comparto agricolo, già duramente provato negli anni passati da prolungati episodi siccitosi, si trova ad affrontare una nuova fase di estrema criticità. Le coltivazioni manifestano già evidenti segni di sofferenza idrica e termica, prefigurando raccolti sensibilmente compromessi per le principali produzioni nazionali, che spaziano dai cereali agli ortaggi, includendo anche il settore viticolo.   Le implicazioni economiche e sociali di questa crisi climatica si estenderanno inevitabilmente a macchia d'olio. La contrazione della produzione agricola non si limiterà a influenzare la disponibilità di prodotti sui mercati nazionali, ma innescherà una reazione a catena che coinvolgerà l'intera filiera agroalimentare, con probabili rincari dei prezzi al consumo e serie difficoltà occupazionali per migliaia di addetti del settore primario.   La comunità scientifica concorda nel ritenere che questi fenomeni non costituiscano più anomalie temporanee destinate a rientrare spontaneamente, ma rappresentino invece la manifestazione tangibile di un mutamento profondo e duraturo del sistema climatico globale. Questa consapevolezza rende urgente l'elaborazione di strategie di adattamento strutturali e durature, che dovranno necessariamente coinvolgere la riprogettazione degli spazi urbani, una gestione più oculata e lungimirante delle risorse idriche disponibili e l'implementazione di misure specifiche per la tutela delle fasce di popolazione più esposte ai rischi derivanti dalle ondate di calore.
  • Fine Giugno: i modelli meteo fiutano qualcosa di grosso

      Dopo un maggio dal clima fresco e piovoso, nel mese di Giugno registriamo la netta predominanza di un vasto Anticiclone Africano, che ha imposto sin da subito un contesto meteo decisamente stabile e rovente per tutti. Fin dai primissimi giorni, le temperature si sono impennate rapidamente, superando ampiamente i valori tipici della stagione e spingendo il termometro oltre i 34-36°C in diverse aree, in particolare nelle pianure del Nord, nelle zone interne del Centro Italia e sulle Isole Maggiori, ovvero Sardegna e Sicilia.   Questo tipo di configurazione atmosferica non è inedita per l’Estate, ma ciò che desta particolare interesse è l’intensità e la persistenza del caldo. L’Anticiclone africano ha posizionato la Penisola in un vero e proprio forno, con temperature che hanno registrato anomalie termiche comprese tra i 10 e i 12 gradi sopra le medie del periodo. Questa condizione ha comportato notti tropicali, ovvero notti in cui le temperature minime non sono scese al di sotto dei 20-22°C, creando disagi anche durante le ore notturne.  

    Caldo fuori scala anche sulle aree alpine e prealpine

    Un elemento che merita particolare attenzione riguarda l’eccezionale riscaldamento anche in quota. Diversi rilievi delle Alpi centrali e orientali, solitamente ancora caratterizzati da un clima fresco hanno sperimentato valori termici diurne ben oltre i 25°C, un valore quantomai anomalo. Questo contribuisce ulteriormente alla fusione precoce del manto nevoso residuo e, di conseguenza, all’aumento della portata dei fiumi, con rischi idrogeologici localizzati.  

    Una veloce perturbazione

    Sebbene il dominio dell’Alta Pressione africana sembri destinato, almeno a tratti, a proseguire almeno per la seconda decade di Giugno, i modelli meteorologici iniziano a delineare una possibile svolta tra Domenica 15 e l’inizio della settimana successiva. In questa finestra temporale, l’ingresso di correnti più fresche e instabili di origine atlantica potrebbe scalfire il dominio anticiclonico, innescando una fase di break temporalesco, in particolare al Nord Italia e lungo l’arco alpino.   Questi temporali, a causa del forte contrasto termico tra le masse d’aria, potrebbero risultare particolarmente violenti e accompagnati da fenomeni intensi come grandinate, colpi di vento e piogge torrenziali. Si tratterebbe, però, solo di un intervallo instabile temporaneo, poiché già a metà della settimana successiva le aree anticicloniche subtropicali potrebbero nuovamente guadagnare terreno.  

    Tendenza per la seconda parte del mese

    I più recenti aggiornamenti dei centri di calcolo sembrano concordi nel delineare una persistente espansione dell’Anticiclone africano sulla Penisola, a partire dalla terza settimana di Giugno. In particolare, si evidenzia una nuova ondata di caldo estremo tra il 20 e il 26 Giugno, con valori termici nuovamente oltre i 35°C su gran parte delle aree interne del Centro-Sud e sulle pianure del Nord-Ovest, come in Piemonte, Lombardia e Emilia.   Questo contesto sarà sostenuto da una massa d’aria calda sahariana, che raggiungerà la Penisola tramite la spinta di una figura barica di Alta Pressione ben strutturata fino alla media troposfera. In questa fase, le temperature massime potrebbero spingersi localmente anche fino ai 38-39°C, mentre l’umidità atmosferica, in progressivo aumento, accentuerà ulteriormente la percezione del caldo con valori di indice di calore tropicale.  

    Il possibile picco prima di un cambiamento

    Il punto critico di questa lunga fase meteo stabile e torrida potrebbe giungere tra Mercoledì 25 e Venerdì 27 Giugno, quando si prevede che l’Anticiclone africano possa raggiungere la sua massima espansione verso nord, abbracciando anche la Mitteleuropa e spingendosi fino alla Germania meridionale e all’Austria.   Le condizioni meteo sull’Italia, in questo frangente, si manterranno estremamente calde e secche, con punte di oltre 40°C previste nella valle del Catanese, nel Campidano sardo e nelle zone interne della Basilicata e della Puglia centrale.  

    Dal 27 Giugno: una pausa?

    Attenzione che, secondo alcune simulazioni, attorno al 27-28 Giugno potrebbero intervenire correnti atlantiche più fresche, legate all’abbassamento di una saccatura nordatlantica in direzione dell’Europa sud-occidentale. Questo spostamento potrebbe determinare l’ingresso sull’Italia di aria instabile, generando un peggioramento del tempo con temporali diffusi e calo termico generalizzato.   La transizione potrebbe avvenire in maniera piuttosto brusca, con la formazione di sistemi temporaleschi intensi, talvolta organizzati in multicelle o linee di groppo, specie al Nord Italia, ma con estensione graduale anche al Centro-Sud entro il fine settimana.  

    Una fine del mese più accettabile

    Il passaggio di questa perturbazione atlantica, se confermato, potrebbe riportare le temperature su valori più consoni al periodo. Dopo settimane segnate da valori termici fuori scala, le massime tornerebbero a stabilizzarsi attorno ai 28-31°C nelle principali città di pianura, mentre le minime notturne scenderebbero al di sotto dei 20°C, offrendo un po’ di sollievo.   Questo cambiamento di scenario meteo segnerebbe una fase più dinamica e variabile, tipica dell’inizio dell’Estate, con alternanza tra periodi soleggiati e temporali pomeridiani di calore, soprattutto lungo i rilievi e le aree interne. Ma ne riparleremo...
  • Le prime proiezioni Meteo per LUGLIO: nulla di buono, purtroppo

    Mentre ci avviciniamo al cuore dell'estate italiana, luglio 2025 si prepara a entrare nella storia meteorologica del nostro Paese. Non sarà un mese qualunque: le proiezioni degli esperti delineano uno scenario che potrebbe mettere alla prova la nostra capacità di adattamento ai cambiamenti climatici in atto   Il protagonista assoluto di luglio 2025 sarà l'anticiclone africano, che promette di stabilire una presenza dominante su tutto il territorio italiano. Le temperature risulteranno spesso ben oltre le medie climatiche di riferimento su tutta l'Italia con ondate di caldo durature e persistenti. Non parliamo di qualche giorno di caldo intenso, ma di settimane intere in cui il termometro potrebbe raggiungere valori record.   Le città del centro-sud, da Roma a Napoli, da Bari a Palermo, potrebbero trovarsi ad affrontare temperature che toccheranno e supereranno i 40°C con una frequenza allarmante. Anche il Nord Italia, storicamente più temperato, non sarà risparmiato: Milano, Torino e Bologna potrebbero vedere il mercurio salire stabilmente oltre i 35°C, con punte che potrebbero sfiorare i 38-39°C nelle giornate più critiche. La Pianura Padana, con la sua conformazione geografica che favorisce il ristagno dell'aria calda, potrebbe trasformarsi in una vera e propria fornace naturale.   Quello che renderà luglio 2025 particolarmente impegnativo sarà la sua natura contraddittoria. Anche per i prossimi tre mesi si scorgono segnali simili alle estati degli ultimi anni con temperature superiori alle medie ma anche la possibilità di fenomeni intensi come temporali e grandinate. Non sarà quindi solo questione di caldo torrido: improvvisi e violenti temporali potrebbero interrompere le lunghe giornate di sole, portando con sé grandinate capaci di causare danni significativi.   Questi fenomeni estremi, sempre più frequenti negli ultimi anni, rappresentano il nuovo volto dell'estate italiana. Il contrasto termico tra le masse d'aria calda africana e le perturbazioni atlantiche potrà generare celle temporalesche di particolare intensità, specialmente nelle ore pomeridiane e serali. È come se la natura stessa fosse in conflitto con se stessa, alternando momenti di calma opprimente a esplosioni di energia meteorologica devastante.   Il Sud Italia sarà probabilmente la zona più colpita dal caldo estremo. Sicilia, Calabria e Puglia potrebbero sperimentare quello che i meteorologi definiscono come "heat dome", cupole di calore che intrappolano l'aria calda per giorni. Le temperature notturne potrebbero rimanere stabilmente sopra i 25°C, rendendo particolarmente difficili le ore di riposo. Chi vive in queste regioni sa già cosa significa non riuscire a dormire per il caldo, ma luglio 2025 potrebbe portare questa esperienza a un livello completamente nuovo.   Il Centro Italia non sarà da meno, con Roma che potrebbe battere nuovi record termici. La Capitale potrebbe vedere temperature massime che superano i 42°C, trasformando le sue storiche pietre in veri e propri accumuli di calore che rilasceranno energia termica anche durante le ore notturne. Città come Firenze e Perugia potrebbero sperimentare ondate di calore prolungate che metteranno a dura prova sia i residenti che i milioni di turisti che visitano l'Italia durante il periodo estivo.   Le anomalie di precipitazioni mostrano un'Europa occidentale e mediterranea piuttosto secca, e questo scenario potrebbe aggravare significativamente la situazione idrica del Paese, già messa sotto pressione dai cambiamenti climatici degli ultimi anni.    Luglio 2025 si preannuncia come un mese che segnerà un'altra tappa fondamentale nell'evoluzione del clima italiano. Tra caldo estremo e fenomeni atmosferici violenti, dovremo dimostrare ancora una volta la nostra straordinaria capacità di adattamento. Sarà fondamentale prepararsi adeguatamente, sia a livello individuale che collettivo, per affrontare quello che promette di essere uno dei mesi più impegnativi dell'anno dal punto di vista meteorologico.   L'estate italiana sta cambiando davanti ai nostri occhi, e luglio 2025 ne sarà l'ennesima, eloquente testimonianza. Ma forse, proprio attraverso queste sfide, impareremo a costruire un rapporto nuovo e più consapevole con il clima che cambia, trovando modi creativi e solidali per vivere in armonia con una natura sempre più imprevedibile.

Login



Home

Radar Castelli

Cura animali

alimentiaccessorianimali-castelliromani

Alimenti ed accessori animali

Pet Shop Store

Guadagnolo

Capranica Prenestina

Pubblicità

Castel S.Pietro

Palestrina

Previsioni meteo

Gallicano nel Lazio

Meteoshop

Banner