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METEO GIORNALE
  • Meteo: dopo il caldo FORTI TEMPORALI e grandinate in arrivo

      L’Italia si prepara a vivere un ponte del 1° Maggio all’insegna del sole e del caldo, grazie alla rimonta di un robusto Anticiclone Africano che garantirà stabilità atmosferica e temperature tipicamente estive. Le prossime giornate saranno infatti caratterizzate da cieli sereni, ventilazione debole e temperature massime fino a 28-29°C, specie sulla Pianura Padana e nelle aree interne del Centro-Sud. L’arrivo di isoterme fino a +16/+17°C a 1500 metri sancisce una fase decisamente anomala per l’inizio di Maggio, con condizioni meteo più consone a Giugno o Luglio.   Tuttavia, questo scenario stabile ed estivo non durerà a lungo. Secondo gli ultimi aggiornamenti, una perturbazione nord-atlantica potrebbe scardinare l’anticiclone africano già a partire da Domenica 4 Maggio, portando un cambio di circolazione più marcato soprattutto al Centro-Nord. I primi segnali d’instabilità sono attesi sull’arco alpino, dove potranno svilupparsi rovesci e temporali localizzati. Con il passare delle ore, i fenomeni tenderanno a spingersi verso le alte pianure del Nord-Est, specie a ridosso della serata.   Il peggioramento dovrebbe entrare nel vivo Lunedì 5 Maggio, quando l’instabilità si farà più diffusa sul Nord Italia e, in parte, potrebbe coinvolgere anche le regioni centrali. In questa fase, a causa dei forti contrasti termici tra l’aria molto calda preesistente e l’aria più fresca in arrivo, si potrebbero sviluppare temporali anche di forte intensità, con rischio di grandinate, colpi di vento e possibili supercelle temporalesche, specie nelle zone di convergenza tra le masse d’aria. Le temperature tenderanno a calare anche in maniera sensibile sulle regioni del centro-nord, mentre il caldo insisterà su quelle meridionali, dove l'influenza dell'Anticiclone Africano si farà ancora sentire.   Al momento risulta difficile stabilire quali saranno le aree più colpite, ma il rischio di fenomeni violenti va tenuto in considerazione. Ulteriori aggiornamenti saranno fondamentali per definire meglio la traiettoria della perturbazione e per capire se la fase instabile proseguirà nei giorni successivi oppure si limiterà a un rapido passaggio di uno o due giorni. L’impressione, però, è che l’avvio di Maggio voglia già mostrare un volto più dinamico e turbolento, dopo il caldo anomalo dei primi giorni. Rimanete dunque sintonizzati su www.meteogiornale.it!
  • Stiamo pagando le conseguenze meteo del FINAL WARMING

      cari lettori e appassionati meteo: vi ricordate che il Final Warming si è verificato con largo anticipo, producendo effetti immediati e profondi sull’andamento atmosferico del nostro continente? Ecco, ora paghiamo le conseguenze. Ma a cosa ci riferiamo esattamente parlando di Final Warming?  

    Facciamo chiarezza

    Nel linguaggio tecnico, si tratta di processo in cui la stratosfera polare si riscalda in modo improvviso e deciso, portando alla dissoluzione completa del Vortice Polare. Si tratta di un evento naturale che, in condizioni normali, si manifesta più avanti nella stagione, sancendo il passaggio definitivo dall’Inverno alla Primavera, spesso a metà Aprile.   Ma, quando avviene in anticipo come è successo quest’anno, può rivoluzionare i normali schemi atmosferici, accelerando la fine dell’Inverno e rendendo instabile l’inizio della Primavera. Il meteo in Italia ha già iniziato a mostrare gli effetti di questa anomalia, con alterazioni profonde nella circolazione atmosferica che promettono di condizionare pesantemente l’intera stagione. Insomma, il pattern invernale si è concluso da tempo.  

    Anticiclone Africano che conquista il Mediterraneo

    Con il Final Warming che ha raggiunto il suo apice a metà Marzo, la risposta dell’atmosfera non si è fatta attendere. Dopo un Aprile molto movimentato, ecco i primi pattern estivi. L’Anticiclone africano, infatti, sta rapidamente estendendo il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo, portando con sé un’ondata di caldo anomala, ma non persistente, per fortuna.   Stiamo per assistere a un’imponente espansione dell’Alta Pressione proveniente dal Nord Africa. I valori barici in aumento saranno accompagnati da una stabilità atmosferica marcata, con cieli sereni e una totale assenza di perturbazioni significative. L’aria che investirà la Penisola sarà molto secca e calda, originaria direttamente del deserto del Sahara, provocando una rapida crescita delle temperature.  

    L'apice

    L’epicentro dell’Alta Pressione si collocherà tra il Marocco, l’Algeria, la Spagna meridionale e il Sud Italia, consolidando giornate dominate da cieli tersi, sole deciso e assenza pressoché totale di precipitazioni. Il meteo di Maggio 2025 sta per assumere, dunque, caratteristiche tipicamente estive, distaccandosi, almeno in parte, dalla tradizionale variabilità che solitamente contraddistingue questo mese di transizione.  

    Nord: cieli sereni ma pioggia in vista

    Nonostante la predominanza quasi totale dell’Alta Pressione, sulle regioni del Nord Italia potrebbero comparire delle leggere velature. Nello specifico, la Liguria, la parte settentrionale della Toscana, il settore occidentale del Piemonte e l’area centro-settentrionale della Lombardia potrebbero essere interessati dal passaggio di nubi stratificate in alta quota, causate dalla residua umidità atmosferica.   Queste velature, tuttavia, non saranno accompagnate da precipitazioni, poiché la forte secchezza dell’aria e l’alto valore della pressione al suolo impediranno la formazione di fenomeni piovosi. Il risultato sarà un cielo a tratti lattiginoso, soprattutto nelle prime ore del mattino o durante il tramonto, senza che ciò influisca minimamente sull’ascesa termica.  

    Ma non durerà: rischio di temporali isolati e violenti

    Nonostante l’apparente stabilità imposta dall’Anticiclone africano, alcuni modelli previsionali fiutano la reale possibilità di ingressi atlantici, soprattutto sulle regioni nord-occidentali. In particolare, Piemonte, Valle d'Aosta e alcune aree della Lombardia occidentale potrebbero sperimentare fenomeni temporaleschi di notevole intensità.   Il contrasto tra l'aria caldissima di origine sahariana e masse d'aria più fresche atlantiche potrebbe dare origine a fenomeni meteorologici estremi: temporali violenti, grandinate con chicchi di grandi dimensioni. Non sarebbe una novità: il caldo in atmosfera c'è già!  

    Un Aprile instabile e un Maggio più estivo

    Aprile avrebbe dovuto rappresentare il periodo di transizione verso un clima più mite e giornate progressivamente più stabili. Ma stavolta si è assistito a un meteo segnato da instabilità diffusa, con piogge pure estreme. Lo studio del clima evidenzia come, a fronte di una discesa di aria fredda artica verso il Mediterraneo, le irruzioni fredde siano diventate eventi più rari, brevi e geograficamente circoscritti.   Questo cambiamento è strettamente legato all’indebolimento del Vortice Polare e alla crescente influenza delle Alte Pressioni subtropicali. Mentre nel passato, episodi di neve tardiva, come quelli osservati nell’Aprile 2021, erano ancora possibili persino a quote collinari, oggi la possibilità di un ritorno di condizioni invernali si riduce drasticamente a causa del Final Warming già occorso.  

    Verso un'anomalia persistente? O forse no

    Dalle analisi dei modelli previsionali emerge (non con qualche incertezza) che il meteo di Maggio 2025 potrebbe risultare condizionato dalla precoce affermazione dell’Anticiclone Africano. Le configurazioni atmosferiche previste richiamano quelle tipiche dei mesi estivi: cielo sereno, temperature elevate e stabilità pressoria estesa su tutta l’Italia. Ma non per l'intero mese!   Questa anomalia persistente solleva interrogativi cruciali: si tratta solo di un’eccezione momentanea o stiamo assistendo a una trasformazione strutturale del nostro clima, sempre più segnato da estremi termici e periodi prolungati di stabilità? Certo, un tempo sarebbe stata una fase meteo anomala, anche se non duratura, ora è una nuova normalità a tutti gli effetti.
  • Meteo, questo caldo avvisa che i 40 gradi d’Estate li rischiamo spesso

    Sabato 1° Maggio e domenica 2 Maggio, la Val Padana vivrà giornate di caldo fuori stagione, con temperature massime che si avvicineranno (localmente li supereranno) ai 30°C. Episodi simili di onde di calore così intense in questo periodo dell’anno sono piuttosto rari. Normalmente, la temperatura media massima nella prima decade di Maggio si mantiene ben più bassa: Milano si attesta attorno ai 21°C, Torino sui 20°C, Bologna raggiunge i 22°C, mentre a Padova si toccano circa 21,5°C. A Venezia, solitamente, la colonnina di mercurio si ferma sui 19°C, a Trieste appena 18,5°C, a Bolzano circa 20°C e a Genova intorno ai 18°C. I dati riportati sono indicativi, ma rendono bene l’idea dello scarto termico che stiamo vivendo.  

    Centro Italia: caldo anomalo anche a Firenze, Roma e Perugia

    Anche il Centro Italia non sarà risparmiato da questo anomalo anticipo d’estate. Firenze normalmente registra nella prima parte di Maggio una media di 21,5°C, Roma si assesta sui 22°C, Ancona raggiunge appena i 19°C, mentre a Perugia (aeroporto) la temperatura tipica si aggira sui 21°C. A Pescara, le medie si mantengono intorno ai 21°C.  

    Sud Italia e Isole Maggiori: tepore moderato, ma cambiamenti evidenti

    Scendendo verso il Sud Italia e le Isole Maggiori, i cambiamenti climatici hanno ormai stravolto la stagionalità anche qui. A Napoli, il valore medio è attorno ai 19°C, a Bari sui 20°C, a Potenza sui 18°C. Tra Reggio Calabria e Messina, la media si aggira sui 20°C, mentre a Catania Fontanarossa si raggiungono circa 21°C. A Palermo Punta Raisi, le massime tipiche sono sui 21°C, mentre a Cagliari Elmas si toccano quasi i 22°C. Nonostante tutto, lungo le coste dell'Isola dell'Asinara, il mare ancora freddo mantiene le temperature intorno ai 18°C.  

    All'estero: caldo anomalo anche a Parigi e Londra

    Non è solo l'Italia a essere investita da questo caldo precoce. A Parigi, si stanno raggiungendo i 30°C, mentre la media della prima decade di Maggio è di soli 17°C. Anche Londra sta vivendo temperature inusuali rispetto alla sua media di 15°C. Qui il differenziale termico supera spesso i 10°C, nonostante il mare del Nord resti freddo e l’evento di calura sia privo del tipico effetto di subsidenza generato dagli anticicloni estivi.  

    Ghiacciai: freddo al Plateau Rosà sparisce

    Unico angolo dove il freddo dove dobrebbe resistere è il Plateau Rosà, dove la temperatura massima media è di -2,4°C, ma si andrà ben oltre.  

    Caldo soffocante e nubifragi

    La prospettiva per l'estate lascia pochi dubbi: anticicloni mostruosi potrebbero spingere le temperature ben oltre i 35°C nelle principali aree italiane, con picchi anche superiori ai 40°C soprattutto nelle zone interne e localmente in Val Padana. Situazioni simili si osservano già annualmente, tanto che si prevede che il termine "calura" dovrà essere reinterpretato anche alle nostre latitudini. Se in India, in Medio Oriente e nel Sud Est Asiatico si parla di "caldo estremo" generalmente oltre i 45°C, anche in Italia ci stiamo velocemente avvicinando a questi standard soffocanti. Tuttavia, la situazione si capovolgerà a breve: è previsto un ritorno del fresco e del maltempo, specialmente al Nord Italia, dove i valori massimi potrebbero scendere sotto le medie stagionali. Non mancheranno le piogge intense, vere e proprie "bombe d’acqua", che potranno colpire anche il Sud Italia e le Isole Maggiori, con fenomeni particolarmente violenti come nubifragi localizzati.

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Le minime del 12 febbraio 2012: Castelli tutti sottozero

Tutte sottozero le minime registrate la scorsa notte dalle stazioni meteo di Castelli Romani e Monti Prenestini, con i Pratoni del Vivaro che toccano un nuovo record sfondando per la prima volta in 6 anni i 10 gradi sottozero.

Rilevanti le minime dei Campi d'Annibale, di Ariccia Catena e Genzano Landi. Notevoli vista l'esposizione le minime delle stazioni di Velletri, Albano e Lanuvio ben sotto lo zero. Per qualche altro giorno ancora avremo la -6 sulla testa e in notti stellate saranno possibili altre notevoli minime.

 

 

Temperature minime registrate nei Colli Albani:
Rocca di Papa Pratoni del Vivaro 579 m -10.6°C (record assoluto)
Monte Porzio Catone Romoli 400 m -5.4°C
Rocca di Papa Campi d'Annibale 790 m -5.1°C
Ariccia Catena 470 m -5.0°C
Grottaferrata Valle Marciana 202 m -4.7°C
Genzano Landi 210 m -4.5°C
Rocca Priora Centro 698 m -3.8°C
Monte Compatri Colle Mattia 194 m -3.3°C
Rocca di Papa Centro 679 m -3.2°C
Monte Compatri Centro 565 m -2.7°C
Ariccia Centro 469 m -2.4°C
Velletri Cantina Sperimentale 322 m -2.3°C
Grottaferrata Centro 330 m -2.2°C
Velletri Madonna degli Angeli 329 m -2.2°C
Albano Cancelliera 205 m -2.1°C
Velletri Prato Lungo 300 m -2.0°C
Velletri Centro 350 m -1.9°C
Albano Cecchina 216 m -1.6°C
Lanuvio Centro VAG 259 m -1.4°C
Castel Gandolfo Lago Albano 295 m +0.2°C (parziale)
Lanuvio Centro VSMP 290 m +0.2°C (probabilmente parziale)

Temperature minime registrate nelle zone immediamente adiacenti ai Castelli Romani:
Zagarolo Santa Apollara 255 m -6.1°C
Genazzano La Sonnina 341 m -5.0°C
Cave Speciano 390 m -4.6°C
Gallicano nel Lazio Grotte dell'Acqua 214 m -4.4°C
San Cesareo Colle di Fuori 405 m -4.1°C
Valmontone Cruci 288 m -3.4°C
Palestrina Pescara 569 m -2.8°C
Monte Compatri Pantano Borghese 58 m -2.1°C

Colleferro Voleca (Idrografico) 218 m ND
Palestrina (Idrografico) 424 m ND
Frascati Prataporci 155 m ND
Rocca di Papa Campi d'Annibale 771 (idrografico) m ND
Frascati Centro (Idrografico) 291 m ND
Velletri Centro (Idrografico) 332 m ND
Gallicano nel Lazio Centro 304 m ND
Zagarolo (Idrografico) 345 m ND
Marino Gotto d'Oro 218 m ND
Monte Porzio Catone Camaldoli 583 m ND
Grottaferrata Molara 460 m ND

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