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METEO GIORNALE
  • Stiamo pagando le conseguenze meteo del FINAL WARMING

      cari lettori e appassionati meteo: vi ricordate che il Final Warming si è verificato con largo anticipo, producendo effetti immediati e profondi sull’andamento atmosferico del nostro continente? Ecco, ora paghiamo le conseguenze. Ma a cosa ci riferiamo esattamente parlando di Final Warming?  

    Facciamo chiarezza

    Nel linguaggio tecnico, si tratta di processo in cui la stratosfera polare si riscalda in modo improvviso e deciso, portando alla dissoluzione completa del Vortice Polare. Si tratta di un evento naturale che, in condizioni normali, si manifesta più avanti nella stagione, sancendo il passaggio definitivo dall’Inverno alla Primavera, spesso a metà Aprile.   Ma, quando avviene in anticipo come è successo quest’anno, può rivoluzionare i normali schemi atmosferici, accelerando la fine dell’Inverno e rendendo instabile l’inizio della Primavera. Il meteo in Italia ha già iniziato a mostrare gli effetti di questa anomalia, con alterazioni profonde nella circolazione atmosferica che promettono di condizionare pesantemente l’intera stagione. Insomma, il pattern invernale si è concluso da tempo.  

    Anticiclone Africano che conquista il Mediterraneo

    Con il Final Warming che ha raggiunto il suo apice a metà Marzo, la risposta dell’atmosfera non si è fatta attendere. Dopo un Aprile molto movimentato, ecco i primi pattern estivi. L’Anticiclone africano, infatti, sta rapidamente estendendo il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo, portando con sé un’ondata di caldo anomala, ma non persistente, per fortuna.   Stiamo per assistere a un’imponente espansione dell’Alta Pressione proveniente dal Nord Africa. I valori barici in aumento saranno accompagnati da una stabilità atmosferica marcata, con cieli sereni e una totale assenza di perturbazioni significative. L’aria che investirà la Penisola sarà molto secca e calda, originaria direttamente del deserto del Sahara, provocando una rapida crescita delle temperature.  

    L'apice

    L’epicentro dell’Alta Pressione si collocherà tra il Marocco, l’Algeria, la Spagna meridionale e il Sud Italia, consolidando giornate dominate da cieli tersi, sole deciso e assenza pressoché totale di precipitazioni. Il meteo di Maggio 2025 sta per assumere, dunque, caratteristiche tipicamente estive, distaccandosi, almeno in parte, dalla tradizionale variabilità che solitamente contraddistingue questo mese di transizione.  

    Nord: cieli sereni ma pioggia in vista

    Nonostante la predominanza quasi totale dell’Alta Pressione, sulle regioni del Nord Italia potrebbero comparire delle leggere velature. Nello specifico, la Liguria, la parte settentrionale della Toscana, il settore occidentale del Piemonte e l’area centro-settentrionale della Lombardia potrebbero essere interessati dal passaggio di nubi stratificate in alta quota, causate dalla residua umidità atmosferica.   Queste velature, tuttavia, non saranno accompagnate da precipitazioni, poiché la forte secchezza dell’aria e l’alto valore della pressione al suolo impediranno la formazione di fenomeni piovosi. Il risultato sarà un cielo a tratti lattiginoso, soprattutto nelle prime ore del mattino o durante il tramonto, senza che ciò influisca minimamente sull’ascesa termica.  

    Ma non durerà: rischio di temporali isolati e violenti

    Nonostante l’apparente stabilità imposta dall’Anticiclone africano, alcuni modelli previsionali fiutano la reale possibilità di ingressi atlantici, soprattutto sulle regioni nord-occidentali. In particolare, Piemonte, Valle d'Aosta e alcune aree della Lombardia occidentale potrebbero sperimentare fenomeni temporaleschi di notevole intensità.   Il contrasto tra l'aria caldissima di origine sahariana e masse d'aria più fresche atlantiche potrebbe dare origine a fenomeni meteorologici estremi: temporali violenti, grandinate con chicchi di grandi dimensioni. Non sarebbe una novità: il caldo in atmosfera c'è già!  

    Un Aprile instabile e un Maggio più estivo

    Aprile avrebbe dovuto rappresentare il periodo di transizione verso un clima più mite e giornate progressivamente più stabili. Ma stavolta si è assistito a un meteo segnato da instabilità diffusa, con piogge pure estreme. Lo studio del clima evidenzia come, a fronte di una discesa di aria fredda artica verso il Mediterraneo, le irruzioni fredde siano diventate eventi più rari, brevi e geograficamente circoscritti.   Questo cambiamento è strettamente legato all’indebolimento del Vortice Polare e alla crescente influenza delle Alte Pressioni subtropicali. Mentre nel passato, episodi di neve tardiva, come quelli osservati nell’Aprile 2021, erano ancora possibili persino a quote collinari, oggi la possibilità di un ritorno di condizioni invernali si riduce drasticamente a causa del Final Warming già occorso.  

    Verso un'anomalia persistente? O forse no

    Dalle analisi dei modelli previsionali emerge (non con qualche incertezza) che il meteo di Maggio 2025 potrebbe risultare condizionato dalla precoce affermazione dell’Anticiclone Africano. Le configurazioni atmosferiche previste richiamano quelle tipiche dei mesi estivi: cielo sereno, temperature elevate e stabilità pressoria estesa su tutta l’Italia. Ma non per l'intero mese!   Questa anomalia persistente solleva interrogativi cruciali: si tratta solo di un’eccezione momentanea o stiamo assistendo a una trasformazione strutturale del nostro clima, sempre più segnato da estremi termici e periodi prolungati di stabilità? Certo, un tempo sarebbe stata una fase meteo anomala, anche se non duratura, ora è una nuova normalità a tutti gli effetti.
  • Meteo, questo caldo avvisa che i 40 gradi d’Estate li rischiamo spesso

    Sabato 1° Maggio e domenica 2 Maggio, la Val Padana vivrà giornate di caldo fuori stagione, con temperature massime che si avvicineranno (localmente li supereranno) ai 30°C. Episodi simili di onde di calore così intense in questo periodo dell’anno sono piuttosto rari. Normalmente, la temperatura media massima nella prima decade di Maggio si mantiene ben più bassa: Milano si attesta attorno ai 21°C, Torino sui 20°C, Bologna raggiunge i 22°C, mentre a Padova si toccano circa 21,5°C. A Venezia, solitamente, la colonnina di mercurio si ferma sui 19°C, a Trieste appena 18,5°C, a Bolzano circa 20°C e a Genova intorno ai 18°C. I dati riportati sono indicativi, ma rendono bene l’idea dello scarto termico che stiamo vivendo.  

    Centro Italia: caldo anomalo anche a Firenze, Roma e Perugia

    Anche il Centro Italia non sarà risparmiato da questo anomalo anticipo d’estate. Firenze normalmente registra nella prima parte di Maggio una media di 21,5°C, Roma si assesta sui 22°C, Ancona raggiunge appena i 19°C, mentre a Perugia (aeroporto) la temperatura tipica si aggira sui 21°C. A Pescara, le medie si mantengono intorno ai 21°C.  

    Sud Italia e Isole Maggiori: tepore moderato, ma cambiamenti evidenti

    Scendendo verso il Sud Italia e le Isole Maggiori, i cambiamenti climatici hanno ormai stravolto la stagionalità anche qui. A Napoli, il valore medio è attorno ai 19°C, a Bari sui 20°C, a Potenza sui 18°C. Tra Reggio Calabria e Messina, la media si aggira sui 20°C, mentre a Catania Fontanarossa si raggiungono circa 21°C. A Palermo Punta Raisi, le massime tipiche sono sui 21°C, mentre a Cagliari Elmas si toccano quasi i 22°C. Nonostante tutto, lungo le coste dell'Isola dell'Asinara, il mare ancora freddo mantiene le temperature intorno ai 18°C.  

    All'estero: caldo anomalo anche a Parigi e Londra

    Non è solo l'Italia a essere investita da questo caldo precoce. A Parigi, si stanno raggiungendo i 30°C, mentre la media della prima decade di Maggio è di soli 17°C. Anche Londra sta vivendo temperature inusuali rispetto alla sua media di 15°C. Qui il differenziale termico supera spesso i 10°C, nonostante il mare del Nord resti freddo e l’evento di calura sia privo del tipico effetto di subsidenza generato dagli anticicloni estivi.  

    Ghiacciai: freddo al Plateau Rosà sparisce

    Unico angolo dove il freddo dove dobrebbe resistere è il Plateau Rosà, dove la temperatura massima media è di -2,4°C, ma si andrà ben oltre.  

    Caldo soffocante e nubifragi

    La prospettiva per l'estate lascia pochi dubbi: anticicloni mostruosi potrebbero spingere le temperature ben oltre i 35°C nelle principali aree italiane, con picchi anche superiori ai 40°C soprattutto nelle zone interne e localmente in Val Padana. Situazioni simili si osservano già annualmente, tanto che si prevede che il termine "calura" dovrà essere reinterpretato anche alle nostre latitudini. Se in India, in Medio Oriente e nel Sud Est Asiatico si parla di "caldo estremo" generalmente oltre i 45°C, anche in Italia ci stiamo velocemente avvicinando a questi standard soffocanti. Tuttavia, la situazione si capovolgerà a breve: è previsto un ritorno del fresco e del maltempo, specialmente al Nord Italia, dove i valori massimi potrebbero scendere sotto le medie stagionali. Non mancheranno le piogge intense, vere e proprie "bombe d’acqua", che potranno colpire anche il Sud Italia e le Isole Maggiori, con fenomeni particolarmente violenti come nubifragi localizzati.
  • Meteo: da questa data si rischia grosso

     

    A partire da Mercoledì 30 Aprile un'imponente struttura di Alta Pressione di matrice africana ha iniziato a dominare lo scenario meteo dell’Europa meridionale. Questa imponente cupola di stabilità atmosferica si sta espandendo dal Nord Africa verso la Penisola Iberica, la Francia meridionale e infine verso il nostro Paese, portando con sé masse d’aria molto calde e asciutte provenienti direttamente dal deserto del Sahara.

     

    Molto caldo per il periodo

    Il risultato sarà un deciso innalzamento delle temperature, che assumeranno caratteristiche tipiche della piena Estate, pur essendo ancora in Primavera. Il riscaldamento atmosferico indotto da questo Anticiclone non sarà solo repentino, ma anche particolarmente marcato rispetto alle medie stagionali del periodo. I valori massimi delle temperature si collocheranno in un intervallo compreso tra i 28°C e i 33°C, con punte anche superiori in alcune località.

     

    Le città più esposte a questa ondata di calore anticipata saranno Milano, Bologna, Firenze, Roma e Cagliari, dove le temperature potrebbero superare di 6-9°C i valori medi di riferimento del periodo primaverile. Non meno rilevante sarà la persistenza di queste condizioni, che dovrebbero mantenersi stabili fino a Domenica 4 Maggio, per poi avere un possibile e deciso cambiamento

     

    Tuttavia, l’arrivo del mese di Maggio non sarà privo di insidie: l’accumulo di energia termica nei bassi strati dell’atmosfera e la presenza di umidità residua rappresentano un potenziale detonatore per fenomeni meteorologici intensi, soprattutto durante le ore centrali della giornata.

     

    L’Italia sotto l’influsso di un Anticiclone Africano

    a sua espansione ha interessato inizialmente la Penisola Iberica, dove si sono già registrati picchi termici superiori ai 30°C, per poi estendersi rapidamente alla Francia del sud e infine raggiungere l’Italia centrale e settentrionale. La peculiarità di questa configurazione sta nell’origine sahariana delle masse d’aria che vengono trasportate verso il Mediterraneo centrale.

     

    Si tratta di correnti calde e secche che, interagendo con il suolo riscaldato, determinano un ulteriore incremento delle temperature massime diurne. In diverse città del Nord Italia, come Milano e Bologna, le temperature potrebbero toccare i 27°C, mentre al Centro e al Sud, in città come Firenze, Roma e Cagliari, si potranno registrare anche 30°C.

     

    Il rischio di temporali e supercelle in agguato

    Sebbene l’Alta Pressione africana tenda generalmente a sopprimere la formazione di nubi e precipitazioni, l’intensa radiazione solare di questo periodo dell’anno, unita all’umidità residua nei bassi strati e alla conformazione orografica dell’Italia, può creare le condizioni ideali per lo sviluppo di fenomeni convettivi intensi, ovviamente se arriva aria fredda Oltralpe.

     

    In questo contesto, particolare attenzione merita il possibile sviluppo di supercelle temporalesche, strutture convettive complesse e altamente organizzate, capaci di generare fenomeni estremi come grandinate di grosse dimensioni, raffiche di vento improvvise e persino trombe d’aria.

     

    Le zone urbane sono considerate più vulnerabili a questi eventi, a causa dell’effetto isola di calore e della scarsa capacità di drenaggio del suolo impermeabilizzato. Nelle città, quindi, i temporali potranno risultare ancora più intensi e causare danni significativi, soprattutto alla viabilità, all’energia elettrica e alle infrastrutture.

     

    L’energia disponibile per questi fenomeni è strettamente legata al contrasto tra l’aria calda nei bassi strati e la presenza di infiltrazioni di aria più fresca in quota, che potrebbero insinuarsi anche sotto l’ombrello anticiclonico nelle prossime giornate. Questo mix esplosivo è tipico della Primavera, ma la presenza di temperature da piena Estate rende la situazione ancora più instabile e potenzialmente pericolosa.

     

    Importanti segnali di cambiamento

    Le proiezioni attuali indicano che la cupola di Alta Pressione africana continuerà a dominare la scena meteorologica italiana almeno fino a Domenica 4. Durante questo periodo, le condizioni meteo si manterranno stabili e asciutte su gran parte del Paese, con cieli prevalentemente sereni o poco nuvolosi e temperature che si manterranno ben oltre le medie stagionali.

     

    Le regioni settentrionali e centrali, in particolare la Pianura Padana e le zone interne della Toscana, dell’Umbria e del Lazio, vivranno giornate calde con scarsa ventilazione e umidità crescente. Al Sud, l’influsso dell’Anticiclone sarà ancora più marcato, con punte di caldo che sfioreranno i 34°C nelle aree interne della Sicilia e della Sardegna.

     

    Tuttavia, i modelli previsionali a medio termine suggeriscono un possibile indebolimento della struttura anticiclonica a partire da Lunedì 5. In particolare, infiltrazioni di correnti atlantiche più fresche, che potrebbero inserirsi nel Mediterraneo centrale attraverso la Valle del Rodano e successivamente interessare l’Italia settentrionale. Forti temporali in vista quindi!

     

    Questo cambio di scenario potrebbe determinare un aumento dell’instabilità atmosferica, con il ritorno delle precipitazioni a partire dal Nord-Ovest e una graduale estensione delle piogge anche alle regioni centrali e meridionali. I primi segnali di questo cedimento saranno l’aumento della nuvolosità, un calo delle temperature massime e l’intensificazione dei venti occidentali, che precederanno le eventuali perturbazioni.

     

    Tra bel tempo e fenomeni estremi

    L’avvio di Maggio si presenta quindi con un volto duplice: da un lato l’affermazione di un clima tipicamente estivo, con giornate calde, cieli limpidi e condizioni favorevoli ad attività all’aperto; dall’altro, l’insidiosa possibilità di temporali improvvisi e localmente intensi, a cominciare da Lunedì 5 e per almeno un paio di giorni.

     

    Le grandi città come Milano, Roma e Firenze, così come i centri urbani della Sardegna e della Sicilia, sperimenteranno condizioni meteorologiche da piena Estate, con temperature superiori ai 30°C. Tuttavia, sarà proprio in queste aree che si potranno sviluppare le supercelle temporalesche più pericolose, alimentate da forti contrasti termici e condizioni favorevoli alla convezione profonda.

     

    Non va sottovalutata neppure l’intensità delle escursioni termiche, particolarmente marcate in regioni come la Puglia, la Basilicata e la Sardegna interna, dove le minime notturne potrebbero rimanere intorno ai 9-10°C mentre le massime superano i 30°C. Questo sbalzo termico può avere effetti negativi sulla salute, in particolare per i soggetti più vulnerabili come anziani e bambini, ma anche sull’agricoltura e sugli animali domestici.

     

    L’evoluzione dei prossimi giorni sarà dunque da seguire con attenzione, considerando che il mese di Maggio, pur rappresentando una transizione verso l’Estate, può ancora riservare episodi di forte instabilità. La presenza di un Anticiclone Africano così potente in questa fase dell’anno rappresenta un’anomalia meteo significativa, che potrebbe essere il preludio ad una stagione estiva particolarmente calda, ma pure perturbata.

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Limportanza della prevenzione nei confronti degli eventi meteo

La prevenzione è essenziale quando si parla di fenomeni meteo intensi ed estremi ed essa dev'essere attuata congiuntamente da enti e cittadini. Questa è l'intenzione dell'ordinanza e del piano neve che il Comune di Monte Compatri, unico nei Castelli Romani, ha predisposto fin dal 17 dicembre 2010 per rispondere alla esigenze di sicurezza e mobilità di un comune di alta collina che si trova a gestire diverse nevicate nel corso dell'inverno. Gli atti, congiuntamente alla sforzo economico compiuto dall'Amministrazione e dalla locale Protezione Civile Beta 91, ne hanno fatto negli anni un modello per i comuni del Lazio. Iniziative come quella di collaborare con l'Associazione Bernacca e Meteocastelli per l'installazione di due webcam panoramiche e la messa a disposizione di ambienti per le centraline di monitoraggio ne fanno un esempio che speriamo sia presto seguito dagli altri comuni dei Castelli Romani.

A titolo di esempio e per informare la cittadinanza monticiana dei propri diritti ed obblighi riportiamo l'Ordinanza e il Piano Neve.

Ordinanza n.63

Piano neve

Китовый жир был всем "Математика и конструирование. Пособие для учащихся 4 класса начальной школы" известен, но новая китовая "новоселов женщина. учебник для мужчин скачать" кислота возбудила интерес, "скачать игру хищник 2" и несколько читателей запросили редакцию, какой "скачать интеллект карту" фирмой вырабатывается эта кислота в чистом "Синдром предков: Трансгенерационные связи, семейные тайны, синдром годовщины, передача травм....." виде.

Такой человек должен обладать стальными нервами, "Книга психология лжи" быть полным "скачать шаблоны мемов" энтузиазма, самоотверженности и твердости.

Эту войну мы "Прислуга" безусловно выиграем, еще раз "Встреча друзей (Альбом)" повторяю, господа!

Впрочем, какой же это был "учебники английского языка 7 класс" план!

Так было в Каса-дель-Корво при старых хозяевах.

Они живут в хибарке среди скал.

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