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  • Meteo: tutti con l’ombrello da questa data, improvviso break dell’Estate

    Meteo movimentato dopo il weekend

    [caption id="attachment_325375" align="aligncenter" width="1280"]Meteo movimentato dopo il weekend Pioggia e grandinate la prossima settimana[/caption]   Domina l’Anticiclone Africano sull’Italia e sta arrivando all’apice della sua forza nel meteo di questo weekend. Le temperature sono destinate a raggiungere picchi particolarmente elevati da Nord a Sud, con le prime punte ben superiori ai 35 gradi persino in Val Padana.   La caldo quindi non risparmierà nessuno e laddove le temperature saranno più contenute ci sarà elevata umidità e quindi afa. L’aria inizia a farsi irrespirabile anche la notte specie nelle grandi città. Il weekend sarà quindi perfetto per chi vorrà andare al mare, dove si troverà sollievo.   Siamo però agli sgoccioli di questa prima ondata di calore. La massa d’aria caldo-umida che si sta accumulando nei bassi strati sarà tutta energia pronta ad essere spesa dai temporali, in virtù di un cambiamento meteo profondo che prenderà corpo all’inizio della nuova settimana.   Le prime avvisaglie del peggioramento si manifesteranno già da Domenica 15 Giugno su alcune regioni del Nord, soprattutto per quanto concerne le aree alpine e prealpine. I temporali saranno collegati ad un graduale cedimento barico, a cui seguirà un affondo d’aria fresca diretto fin sul bacino del Mediterraneo.  

    Inizio settimana con assalto di temporali al Nord, poi in estensione anche al Centro-Sud

    Una circolazione depressionaria, dapprima sulle Isole Britanniche, traslerà sulla Scandinavia, convogliando un flusso di correnti fresche non solo verso l’Europa Centrale, ma anche verso l’Italia. Di conseguenza l’Anticiclone subtropicale sarà costretto a battere in ritirata e il momento clou è atteso per Lunedì 16.   Lungo il corridoio d’aria fresca si farà strada un vortice o goccia fredda che dir si voglia, pronto a strattonare gran parte d’Italia. Il contrasto di masse d’aria diverse esalterà il peggioramento, con l’escalation di temporali ad interessare buona parte del Nord Italia, comprese le pianure.   Il carico temporalesco, che si preannuncia burrascoso per Lunedì 16 Giugno, si scontrerà con il caldo preesistente e potrà favorire l’innesco di fenomeni violenti con anche grandine grossa. Questo piccolo ciclone, colmo d’aria fresca, sembra possa poi scivolare verso il resto d’Italia.   Tra Martedì 17 e Giovedì 19 il tempo si guasterà con temporali anche sul Centro-Sud e persino sulle Isole Maggiori, con annesso un calo termico. Le precipitazioni, seppure a macchia di leopardo, condizioneranno il meteo su gran parte d’Italia, in attesa del ritorno dell’Anticiclone Africano entro il successivo weekend.
  • Meteo, e non: chi è Scipione l’africano di cui tanto si parla?

    Scipione l'Africano è una delle figure più illustri della storia romana antica, un generale e politico che visse tra il 236 e il 183 a.C. e che rappresenta uno dei più grandi strateghi militari di tutti i tempi. Il suo vero nome era Publio Cornelio Scipione, ma divenne noto come "l'Africano" proprio per le sue straordinarie gesta militari sul continente africano.   Scipione emerse durante la Seconda Guerra Punica (218-202 a.C.), il conflitto che oppose Roma a Cartagine per il controllo del Mediterraneo. Quando Annibale aveva portato devastazione in Italia con le sue vittorie memorabili come quella di Canne (216 a.C.), Roma sembrava sull'orlo del collasso. Fu in questo momento critico che Scipione dimostrò il suo genio militare e la sua visione strategica.   La svolta della carriera di Scipione avvenne in Spagna, dove riuscì a conquistare Cartagena (209 a.C.) con una manovra audace e brillante, dimostrando capacità tattiche innovative. Questa vittoria gli aprì la strada per il controllo dell'intera penisola iberica, privando così Cartagine di importanti risorse e basi operative.   Ma il momento più glorioso della sua carriera fu la campagna africana. Scipione convinse il Senato romano a portare la guerra direttamente in Africa, sul territorio nemico. Questa strategia rappresentava un rovesciamento completo dell'approccio difensivo che Roma aveva adottato fino ad allora. Nel 204 a.C., Scipione sbarcò in Africa con le sue legioni, costringendo Cartagine a richiamare Annibale dall'Italia per difendere la madrepatria.   Il culmine della sua carriera militare fu la battaglia di Zama (202 a.C.), dove Scipione sconfisse definitivamente Annibale in uno scontro che decise le sorti della guerra. La vittoria fu ottenuta grazie a una tattica raffinata che prevedeva l'uso strategico della cavalleria numida, alleata di Roma, e una formazione innovativa che neutralizzò la temibile carica degli elefanti cartaginesi.   Dopo questa vittoria decisiva, Scipione ottenne il trionfo a Roma e l'appellativo di "Africano", diventando il primo romano a ricevere un soprannome geografico in onore delle sue conquiste. La sua figura rappresentava il dominio romano sull'Africa e la capacità di Roma di proiettare la sua potenza oltre i confini tradizionali.   Perché l'anticiclone è stato soprannominato Scipione? La scelta di chiamare "Scipione" questo potente anticiclone africano non è casuale, ma ricca di simbolismo meteorologico e storico. Come il generale romano riuscì a dominare l'Africa e a portare la sua influenza dal continente africano verso l'Europa e il Mediterraneo, così questo anticiclone si comporta in modo analogo dal punto di vista climatico. L'anticiclone Scipione, come il suo omonimo storico, parte dall'Africa (in particolare dal Nordafrica e dal Sahara) e "conquista" l'Europa, portando con sé le caratteristiche tipiche del clima africano: caldo intenso, secchezza e stabilità atmosferica. Proprio come Scipione l'Africano riuscì a imporre la sua strategia e il suo controllo su vasti territori, questo sistema di alta pressione impone le sue condizioni meteorologiche su ampie porzioni del continente europeo. Il parallelo è particolarmente calzante perché entrambi rappresentano una forza proveniente dall'Africa che riesce a esercitare un'influenza dominante e duratura. L'anticiclone, come il generale romano, non si limita a una presenza passeggera, ma stabilisce un controllo prolungato sul territorio, determinando condizioni meteorologiche stabili per diversi giorni o addirittura settimane. Inoltre, come Scipione fu un personaggio potente e influente, capace di cambiare il corso della storia, così l'anticiclone omonimo è caratterizzato da una particolare intensità e persistenza, riuscendo a influenzare significativamente il clima europeo e a portare ondate di calore particolarmente intense.   La denominazione riflette anche il carattere "invasivo" di questo tipo di configurazione meteorologica: proprio come il generale romano riuscì a "invadere" e conquistare nuovi territori, l'anticiclone Scipione "invade" l'Europa con le sue masse d'aria calda e secca, modificando radicalmente le condizioni climatiche locali e imponendo un regime di tempo tipicamente africano su latitudini europee.
  • Il caldo estremo non durerà: in arrivo una “goccia fredda” che cambierà tutto

      L’Alta Pressione subtropicale sta vivendo in queste ore la sua fase più intensa, regalando all’Italia un fine settimana dal meteo pienamente estivo, ma con tratti anomali per il periodo. Le temperature, infatti, stanno continuando a crescere e, fra Sabato e Domenica, toccheranno i 35-37°C in molte aree del Paese, specialmente nei settori interni e tirrenici del Centro e sulla Pianura Padana, dove la ventilazione scarsa e il soleggiamento intenso contribuiranno ad avere un caldo torrido.   Si tratta di valori superiori anche di 6-7°C rispetto alle medie climatiche di metà giugno, a conferma di un’ondata di calore fuori scala per questa fase iniziale dell’estate meteorologica. Un caldo eccezionale, dunque, dovuto chiaramente alla persistenza dell’Anticiclone Africano, che sta spingendo masse d’aria molto calde verso l’Italia.   Ma attenzione: questa ondata di calore potrebbe non durare ancora a lungo. Le ultime elaborazioni modellistiche indicano la possibilità di un cambiamento nel corso della prossima settimana, con la via d'uscita quanto meno da questa fase "più estrema" di caldo.   Secondo il modello ECMWF, l’Anticiclone potrebbe essere disturbato da una “goccia fredda” in quota, ovvero un nucleo di aria più fresca che si isolerebbe dal flusso atlantico, andando a formare una sorta di bolla instabile proprio nei pressi del bacino del Mediterraneo. Qualora questa struttura riuscisse a transitare sulle calde acque che circondano la penisola, potrebbe acquisire ulteriore energia e innescare fenomeni temporaleschi anche di forte intensità.   Secondo le attuali proiezioni, all'inizio della settimana ovvero tra Lunedì 16 e Martedì 17 Giugno, questa goccia fredda colpirà principalmente il Centro-Nord, portando un aumento della nuvolosità e diversi temporali, poi verso metà settimana anche il Sud potrebbe essere coinvolto, specie lungo i rilievi appenninici e il versante tirrenico. A ciò si assocerà un moderato calo delle temperature: caldo e umidità non spariranno del tutto, anzi rimarrà a tratti una sensazione di afa, ma in generale la calura si attenuerà rispetto ai giorni precedenti.   La situazione però - ci preme sottolineare - è ancora in fase di monitoraggio, poiché non tutti i modelli meteorologici concordano su traiettoria, intensità e impatto di questa possibile perturbazione. Avranno un ruolo chiave quindi i prossimi aggiornamenti dei modelli. Intanto ciò che sembra probabile è che la settimana prossima vedrà un caldo meno estremo e un ritorno di temporali sparsi ma localmente intensi, generati da forti contrasti termici tra l’aria ancora calda presente al suolo e l’ingresso di aria più fresca in quota.  

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