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METEO GIORNALE
  • Meteo: c’è una data di quando inizierà l’Estate peggiore di sempre

    Il caldo raggiungerà presto l'Italia

    Siamo esattamente a metà Maggio e la strada verso il meteo d’Estate è ormai spianata. Nonostante il forte maltempo che stringe il Nord in una morsa e le prospettive di ulteriori piogge in molte parti d’Italia, da qui ad una decina di giorni probabilmente parleremo delle prime grandi vampate di caldo estivo.

     

    [caption id="attachment_220698" align="aligncenter" width="1280"]Il caldo raggiungerà presto l'Italia Caldo estivo si farà presto sentire[/caption]

    In questa fase solo le regioni del Centro-Sud iniziano a sperimentare temperature elevate dal sapore estivo, dettate dalla rimonta di correnti nord-africane. I primi picchi di 35 °C e oltre sono il chiaro segnale di un’Estate sempre più vicina e che si annuncia cattive come non mai.

     

    Giugno è un mese tipico per portare il primo caldo rovente improvviso, anche prima che si stabilizzi il cosiddetto regime estivo. Le proiezioni stagionali, alla luce di un’attenta analisi delle dinamiche atmosferiche, indicano che l’Estate 2024 partirà a razzo e subito con caldo importante.

     

    Bisogna tenere conto che tali previsioni non sono frutto di allarmismo, ma basate su dati meteorologici concreti. L’anno passato, chi aveva previsto temperature oltre i 40 °C ha subito grosse critiche, ma alla fine questo scenario si è concretizzato. Gli ultimi mesi hanno visto continuamente eventi di caldo estremo fuori stagione.

     

    Partenza improvvisa del caldo estivo, rischio record

    Non ci sono le condizioni per sperare in un’inversione di trend da qui ai prossimi mesi estivi. Il passaggio da El Nino a La Nina avrà qualche ripercussione più avanti nel mitigare il caldo globale mentre per il trimestre Giugno-Agosto tutto depone per un caldo infernale sul comparto euro-mediterraneo.

     

    Nello scenario globale gli oceani presentano temperature sensibilmente superiori alla norma. Il Nord Africa, in particolare, sta affrontando ondate di calore ricorrenti, soprattutto nelle aree centrali e meridionali del Sahara. Tutto si sposterà più a nord e il nostro Mediterraneo è ad un passo.

     

    Questo ci porta a un’importante domanda: quando arriverà l’estate vera e il grande caldo? L’ultima settimana di maggio potrebbe vedere l’arrivo di fiammate di caldo sempre più toste, probabilmente ancora relegate principalmente al Sud Italia.

     

    Le correnti oceaniche manterranno una certa attività sino a fine Maggio alle medie ed alte latitudini europee. Ecco che Giugno potrebbe partire ancora incerto e sottotono, prima che il caldo esploda per davvero. E si temono nuovi record, visto l’andamento del meteo degli ultimi mesi.

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  • Una Primavera ESTREMAMENTE DINAMICA, il meteo ci ha stupito

     

    Non avevamo alcun dubbio: fin dall’inizio, ⁤avevamo previsto che le condizioni meteorologiche primaverili ⁢di quest’anno sarebbero state ​particolarmente dinamiche. Quando parliamo di dinamismo, ci riferiamo alla variabilità che ⁢stiamo effettivamente⁣ osservando, una variabilità che possiamo considerare normale nel contesto attuale.

     

    La nuova normalità meteorologica

    Il ⁢concetto di normalità è cambiato profondamente negli ultimi anni, e questo è⁤ un argomento che merita una discussione approfondita alla fine della stagione. Con giugno ormai​ alle porte, possiamo⁢ aspettarci che le prossime settimane siano piuttosto movimentate dal punto di vista meteorologico.

     

    Tra caldo precoce estivo e temporali forti, ecco che il tutto è servito. Non resta altro che vedere cosa proporranno i modelli meteo nei prossimi giorni.

     

    Un bilancio parziale della Primavera

    Non è ancora possibile fare un bilancio stagionale definitivo, ma possiamo comunque trarre alcune ⁣conclusioni preliminari. La⁢ Primavera ⁤di ​quest’anno, nonostante le numerose peripezie, si è rivelata in linea con ​la nuova normalità‍ del nuovo millennio.

     

    È fondamentale non‍ trascurare questo aspetto, altrimenti si⁣ rischierebbe di ⁤giungere a ‍conclusioni errate e affrettate. Ricordiamo Marzo, un mese che ha riportato l’Atlantico a manetta, seguito da Aprile, caratterizzato da una ⁤parte ⁣decisamente calda e da un’altra piuttosto instabile.

     

    Maggio: un mese di transizione

    Ora siamo a Maggio, un mese ⁤che ⁢sta cercando in tutti i​ modi di raggiungere quella normalità stagionale ⁤che​ negli ultimi anni ‌sembrava sfuggire. Questo tentativo di⁣ normalità è un segnale importante, che ci indica come ‍le dinamiche meteorologiche ​stiano cercando di stabilizzarsi.

     

    Certo è che il continuo dinamismo atmosferico c'è solo per il Nord, dato che un'Italia a due velocità penalizza il Meridione, alle prese con una grave siccità, Sicilia in primis.

     

    Riflessioni finali

    Possiamo quindi considerare la Primavera 2024 una sorta di via di mezzo tra primavera recenti e di una volta. Da un lato caldo intenso in alcune regioni, ma senza gli eccessi a cui eravamo abituati, da quell'altro alternanza di condizioni atmosferiche diametralmente opposte, esattamente come accadeva una volta.

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  • Ecco l’inizio del meteo d’Estate 2024. Sarà esplosivo

    Gli abitanti del Nord Italia (ma non ovunque) sono esausti a causa della continua pioggia e del maltempo, che hanno provocato danni significativi alle infrastrutture e alle proprietà. Al contrario, il Sud e alcune regioni del Centro Italia sono preoccupati per la mancanza di precipitazioni che potrebbe influire negativamente sulla stagione estiva, una preoccupazione che non si placa mai. Ci sono aree d'Italia del Sud e della Sicilia, oltre che Sardegna orientale, varie dell'Adriatico, in siccità che culmina in evento gravissimo su alcune parti. C'è un contrasto climatico tra Nord e Sud che potrebbe attenuarsi entro la fine di maggio, forse. Ma come si può sapere se sarà così, se dopo un inizio fulminante anche al Nord Italia di meteo estivo tra fine maggio e prima decade di giugno non torni a diluviare. In passato avvenne nell'estate 2014, quando il Nord Italia fu afflitto da straordinario maltempo.

    Il Centro Meteo Europeo, infatti, nelle previsioni stagionali ha modificato le proiezioni di giugno 2024, prospettando al Nord maltempo oltre la media, con un coinvolgimento parziale di Sardegna e Centro Italia.

     

    L'alta pressione entro fine mese di maggio tenterà di stabilirsi sull'Europa, ma la sua influenza sarà troppo settentrionale rispetto alla verticale italiana. Questo provocherà una instabilità latente sulla nostra Penisola, pronta a manifestarsi durante le ore di maggiore soleggiamento, cioè nel pomeriggio e nella prima parte della sera. Ed ecco che giugno potrebbe essere più piovoso rispetto alla media nelle regioni menzionate prima, ma la temperatura

    Un maggio atipico quello che si vive quanta pioggia, specie al Nord Italia, dove i modelli matematici a lungo termine, ovvero a due settimana prevedono molta altra pioggia.

     

    Negli ultimi anni, periodi di siccità quasi estrema si sono alternati a fasi in cui la pioggia è stata una costante quotidiana. Questo è il clima che abbiamo vissuto, caratterizzato da continue estremizzazioni. Il Nord Italia è stanco di vedere pioggia, mentre alcune aree del Sud ne sono disperatamente alla ricerca, affrontando situazioni di siccità persistente. Cosa aspettarci dal resto di maggio? Abbiamo consultato il prestigioso centro di calcolo ECMWF che elabora previsioni mensili. È importante ricordare che, sebbene queste previsioni abbiano una validità scientifica, non sono sufficienti per pianificare attività importanti, data l'incertezza intrinseca delle previsioni a lungo termine.

     

    Il Mezzogiorno sta affrontando una fase meteo particolarmente critica, con precipitazioni scarse e concentrate in brevi periodi. Questa situazione dura ormai da mesi: autunno inesistente, inverno scarno, marzo poco piovoso, aprile con piogge e temporali necessari, e maggio con un solo periodo perturbato seguito da tanto sole e caldo.

    La siccità nel Sud è una questione grave. È necessario sottolineare la gravità della situazione idrica nel Sud Italia, in particolare in Sicilia, dove la scarsità d'acqua è estremamente preoccupante. I fronti meteorologici in arrivo non coinvolgono il Meridione, men che meno la Sicilia, rimanendo relegati 500-1000 chilometri più a nord. Le tendenze meteo sono allarmanti: sole e caldo dominano l'Isola.

     

    Le precipitazioni recenti sono state benefiche, ma del tutto insufficienti per risolvere la crisi idrica di lungo periodo, deve piovere con costanza, e poi non ci devono essere ondate di calore africano a far evaporare tutta l'acqua caduta. Nelle prossime settimane, è probabile che piova occasionalmente e in modo temporalesco, però anche verso il Sud Italia, con maggiori probabilità in Sardegna. E non saranno da escludere fenomeni anche violenti, con nubifragi.  Tuttavia, questi eventi convettivi e di breve durata non riusciranno a mitigare la situazione, che si preannuncia sempre più grave, soprattutto in vista dell'estate, periodo in cui non piove mediamente mai.

     

    L'estate si prospetta come una stagione particolarmente difficile. Arrivare a questa stagione con un deficit idrico pronunciato significa che la crisi non potrà essere risolta e peggiorerà ulteriormente. È impensabile ritornare a livelli idrici medi nel breve termine, e un miglioramento potrebbe arrivare solo in autunno, ma è possibile che per ritornare alla normalità si debba attendere l'inverno. Tuttavia, ci sono dei precedenti, in cui improvvisamente, d'estate sono tornate le piogge a lenire la siccità, e recentemente nel 2018. Mentre, andando indietro nel tempo, nel 1976 ci fu un evento preludio del 2003, con siccità primaverile in Centro Europa, Isole Britanniche e Nord Italia, il caldo eccezionale raggiunse anche Mosca con temperature sino a 36°C. Ma ecco che in luglio la situazione meteo cambiò drasticamente, rovinando le ferie al mare di molti italiani, con temporali nubifragi, trombe d'aria. Tornarno le piogge sia al Nord Italia ed in Europa, ma anche al Centro, il Sud, Sardegna e Sicilia, in un periodo dell'anno dove prevale la siccità estrema.

     

    Ma ecco che un nuovo studio evidenzia il caldo estremo sull'Africa occidentale di febbraio, è stato reso più probabile dai cambiamenti climatici. L'ondata di caldo eccezionale che ha colpito la costa meridionale dell'Africa occidentale all'inizio di febbraio 2024 ha mostrato la crescente vulnerabilità della regione agli eventi climatici estremi, con temperature che hanno raggiunto valori medi dell'indice di calore intorno ai 50°C e picchi fino a 60°C.

     

    Il record di caldo umido innaturale di febbraio in quelle zone sottolinea l'impatto del cambiamento climatico indotto dall'uomo, che ha reso questi eventi almeno 10 volte più probabili e aumentato l'indice di calore medio di circa 4°C. Ma a questo punto l'argomento cambiamento climatico si allarga. In questi giorni è in atto un'ondata di calore in Florida (USA) e Messico. Un'altra nel sud est asiatico con numerosi record di temperatura che vengono battuti. E in tal contesto, ecco che torna il freddo in Russia europea, con neve gli scorsi giorni a Mosca, e forse altra nevicata si avrà la prossima settimana con una ulteriore sferzata gelida d'aria fredda.

     

    Il riscaldamento globale aggraverà ulteriormente l'estremizzazione climatica, ed ecco che lo vediamo in Italia, con i nubifragi straordinari di questi giorni al Nord Italia. Direte che questi eventi meteo ci sono sempre stati, ed è anche vero, ma qui c'è una maggior frequenza, una sorta di esasperazione di fenomeni che vanno da un estremo all'altro in un breve periodo. Nell'estate 2023 abbiamo avuto un caldo micidiale, e sono stati sufficienti dei contrasti termici per far vivere al Nord Italia una settimana di meteo più affine al Midwest Nordamericano, con tornado, grandinate devastanti, temporali di violenza tropicale, e anche più. Milano fu devastata il mattino del 25 luglio da una tempesta mai vista a memoria d'uomo. In Veneto cadde grandine che rasentava i 20 cm di diametro, stabilendo il record dei chicchi di grandine più grandi registrati in Europa negli ultimi decenni. E sempre nell'estate 2023 si ebbero ondate di calore un tempo impensabili, con la temperatura che anche in centri abitati si è portata vicina alla soglia di 50°C, come i 47°C di Olbia e varie cittadine della Sardegna.

     

    C'è rispetto al passato, direi al 2003, una maggiore consapevolezza sui rischi legati al calore, ma mancano ancora investimenti e pianificazioni adeguate per affrontare tali estremi. Questo evidenzia la necessità di sforzi maggiori per rafforzare la resilienza climatica, specialmente considerando le stime dell'ONU, che per altro, lo scorso anno lanciò l'allarme caldo per il fenomeno di El Niño. Caldo che poi si è puntualmente manifestato. Ora siamo verso una fase calante di El Niño. e ci aspetta il fenomeno opposto, La Niña.

     

    Dietro diversi eventi estremi che interessano il globo c'è il fenomeno di El Niño. Nonostante sia in fase calante, il fenomeno continua a influenzare il clima globale, causando temperature record e alterando i pattern meteorologici. In Brasile, El Niño ha storicamente causato siccità nel nord e piogge intense nel sud del paese. Il Rio Grande do Sul sta affrontando una situazione catastrofica con piogge eccezionali e gravi inondazioni che colpiscono decine di città. Secondo il World Weather Attribution, i cambiamenti climatici hanno un'influenza maggiore rispetto a El Niño nel peggiorare le condizioni di siccità estrema sull'Amazzonia. In Cina ci sono state gravi inondazioni, con precipitazioni più che doppie rispetto ai valori abituali per aprile, aumentando significativamente il rischio di inondazioni e disastri geologici. Le inondazioni in Cina sono probabilmente influenzate sia dai cambiamenti climatici causati dall'uomo che dalla variabilità naturale guidata da El Niño, che porta più piogge a sud e un clima più secco a nord. Nel rapporto IPCC si afferma che gli eventi di forti precipitazioni in Asia diventeranno più intensi e frequenti con un riscaldamento globale di 2°C o superiore.

     

    A Dubai, in un giorno è caduta la pioggia di oltre un anno e mezzo se non due anni, con un evento estremo risultato dalla combinazione di più fattori, tra cui El Niño e l'Indian Ocean Dipole (indici climatici di comportamento). La pioggia alluvionale non è stata causata dal cloud seeding, ma da fenomeni naturali che gli scienziati annunciano come trend del futuro, con un incremento della calura e delle alluvioni, comprese anche altre aree del Golfo Persico.

     

    Ed ecco che finiamo con la nostra Estate italiana, dove abbiamo già parlato di un giugno forse dal meteo instabile e con ondate di caldo. Mentre l'anticiclone africano dilagherebbe in luglio e agosto determinando caldo da record, siccità, un calo ragguardevole di piovosità media nel Nord Italia, ed il rischio maggiore di nuove super temporali, con nubifragi di straordinaria intensità. Estate 2024 che si annuncia malsana, con una esacerbazione dell'instabilità atmosferica, dei temporali intensi e delle ondate di calore. A meno che non vi sia un cambiamento non prevedibile, come nel 1976. Serve meditare per il futuro e rafforzare la prevenzione per i fenomeni meteo estremi, dal caldo alla siccità, ma soprattutto le alluvioni lampo.

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